Libertà o Bruxelles? No all’attacco alla nostra indipendenza
Con il nuovo pacchetto di accordi con l’UE, la Svizzera rinuncerà alla propria definitivamente alla propria autodeterminazione e comprometterà la sua prosperità, chiudendo così il tanto decantato “percorso bilaterale”.

di Roberta Soldati, Granconsigliera, Losone (TI)
Prima delle festività, la presidente della Confederazione Viola Amherd – che nel frattempo ha dato le dimissioni – e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno annunciato la fine dei negoziati sul trattato di sottomissione della Svizzera all’UE. Invece di esporre chiaramente il contenuto degli accordi, esse si sono limitate a darsi una reciproca pacca sulla spalla, apparendo in finta armonia; non una parola sulle oltre 30 leggi che la Svizzera dovrà adeguare immediatamente e sulle 150 direttive che l’UE ci imporrà e tanto meno su tutti i futuri atti legislativi dell’UE che dovremo adottare.
Per fare bella figura, le due presidenti si sono limitate a comunicare in modo semplicistico e superficiale alla popolazione disorientata: «Non preoccupatevi, andrà tutto bene!» Ma una tale politica di facciata non può nascondere l’ovvio: nell’UE iper regolamentata, i debiti e i prezzi sono in costante aumento, ci sono sempre meno soldi nel portafoglio, la migrazione e il terrorismo stanno portando a licenziamenti di massa e a rivolte. I cittadini si ribellano nelle urne, ma non vengono ascoltati e viene messo loro il bavaglio.
Un pacchetto di inganni funesto
Con il pacchetto di questi nuovi trattati, la Svizzera dovrebbe adottare alla cieca l’intera burocrazia dell’UE e nel caso in cui non volesse adottare queste leggi a proprio svantaggio, l’UE ci imporrebbe pesanti sanzioni. A decidere saranno chiamati i giudici stranieri della Corte di giustizia europea. È chiare e pacifico che questo pacchetto di accordi configura, né più né meno, in un trattato coloniale. Nel frattempo, l’immigrazione è in aumento, la clausola di salvaguardia non è una novità ed è inefficace. Il colmo è che per tutto questo, saremo costretti a pagare ulteriori miliardi alla disastrata UE!
NO, vogliamo essere noi a decidere del nostro futuro! Vogliamo mantenere la nostra libertà e il nostro benessere. Di conseguenza ci opponiamo fermamente all’adozione automatica delle normative di un’UE disastrata e in crisi!