Il fatto che il Consiglio federale tenga segreto l’accordo con l’UE è un affronto alla democrazia diretta e alla popolazione. Tanto più che, secondo il «Blick», i Parlamentari dell’UE hanno potuto leggere l’accordo prima ancora del popolo svizzero. Su pressione dell’UDC, alcuni Parlamentari svizzeri hanno potuto prenderne visione. Per l’UDC erano presenti la vicepresidente Magdalena Martullo-Blocher e il capogruppo Thomas Aeschi. Il loro verdetto: “Per la Svizzera l’accordo con l’UE è peggiore di quanto si potesse temere.”
L’accordo di sottomissione all’UE, che il Consiglio federale tiene nascosto al popolo dallo scorso dicembre, comprende 750 pagine. A queste si aggiungono 1’050 pagine relative al messaggio esplicativo e alle modifiche legislative – perché con la firma del trattato la Svizzera dovrebbe immediatamente recepire 150 direttive europee e altrettante regolamentazioni dettagliate.
Su pressione dell’UDC, la vicepresidente del partito Magdalena Martullo-Blocher e il capogruppo Thomas Aeschi hanno potuto consultare l’accordo. Di seguito le loro impressioni:
Magdalena Martullo-Blocher:
«Sono sopraffatta dalle oltre 750 pagine. A queste si aggiungono 150 direttive che la Svizzera deve recepire immediatamente. L’accordo è molto complesso e pieno di cavilli giuridici. Schiere di giuristi e funzionari europei si sono qui dati alla realizzazione dei propri desideri.
Il sistema dell’UE contraddice in modo diametrale il collaudato pragmatismo svizzero. Per il nostro Paese, l’accordo con l’UE è molto peggiore di quanto si potesse pensare – le ingerenze nel nostro sistema svizzero sono molto ampie e incisive. È un corsetto stretto con cui si vuole togliere il respiro a noi svizzeri. Con le future regolamentazioni, si stringerà ancora di più. L’accordo si basa su una grande sfiducia, la risoluzione delle controversie è molto dettagliata. Non si tratta affatto di un rapporto tra pari!
L’accordo è talmente negativo per la Svizzera – si ha l’impressione che il Consiglio federale e i suoi funzionari non abbiano analizzato le sue implicazioni pratiche.
Il fatto che solo alcuni parlamentari, sotto obbligo di segretezza e altre assurde restrizioni, possano prenderne visione è un affronto al popolo e alla nostra democrazia diretta. Il Consiglio federale impone così un bavaglio anche a noi rappresentanti del popolo. L’accordo deve essere immediatamente reso pubblico. Le 150 direttive europee sono solo l’inizio – ogni anno ne arriveranno altre che dovremo recepire. Politici e funzionari federali chiedono già delegazioni permanenti a Bruxelles per ricevere ulteriori ordini.»
Thomas Aeschi:
«Sono scioccato da quanto male sia stato negoziato questo accordo. Distruggerebbe tutto ciò che rende la Svizzera un successo. A causa del ridicolo obbligo di segretezza non possiamo entrare nei dettagli. Ma posso dire questo: le nostre peggiori paure sono più che confermate. È assolutamente chiaro: questo accordo rappresenta la fine del percorso bilaterale. È una totale sottomissione all’UE! Con l’accordo con l’UE, la Svizzera dovrebbe: