L’assurda imposta sui redditi fittizi va abolita!
Il 28 settembre voteremo sull’abolizione dell’imposizione del valore locativo. È giunto il momento di eliminare questa assurda ingiustizia.

Probabilmente non esiste un’altra imposta così difficile da spiegare come la tassazione del valore locativo. È noto che certi ambienti politici siano molto creativi quando si tratta di mettere le mani nelle tasche dei cittadini che hanno guadagnato con fatica i loro soldi. Tuttavia, l’imposizione del valore locativo riesce davvero a sorprendermi, anche quando cerco di spiegarla nella mia attività professionale.
In effetti, si tassa qualcosa di fittizio. Non lo è però l’imposta da pagare, che è ben reale e che costa ogni anno a chi abita nella propria casa circa 2 miliardi di franchi di imposte di troppo. Particolarmente colpiti sono gli anziani, puniti fiscalmente per aver risparmiato una vita intera per la propria casetta, aver con sacrificio ripagato i debiti, e non fare particolari manutenzioni. Sono i casi dove il reddito fittizio imponibile è massimo.
L’oggetto in votazione
La votazione popolare del 28 settembre non verte direttamente sul valore locativo, bensì sulla possibilità di introdurre un’imposta cantonale sulle abitazioni secondarie. Questo per permettere ai Cantoni con un’alta quota di case di vacanza di compensare le perdite fiscali, come nel caso del Ticino.
Se la nuova imposta sarà accettata da popolo e Cantoni, entrerà automaticamente in vigore la riforma dell’imposizione del valore locativo, che verrebbe abolito di pari passo con alcune deduzioni fiscali. Fa eccezione la deduzione per i primi dieci anni di interessi passivi per le giovani famiglie che acquistano per la prima volta un’abitazione. Anche le deduzioni fiscali per risanamenti energetici saranno possibili a discrezione di ogni cantone.
Il valore locativo è come una multa per chi non affitta casa a sé stesso. Il 28 settembre abbiamo l’occasione di dire basta a questa folle ingiustizia fiscale.