Massimizzazione spietata dei profitti: l’autoproclamata élite dell’economia sta svendendo la Svizzera all’UE

Dal 13 giugno è pubblico il trattato di sottomissione all’UE. Si tratta di 2’228 pagine di documenti di consultazione – con tutti i riferimenti incrociati e le direttive UE aggiuntive sono oltre 20’000 pagine di testi giuridici! È poco serio che Economiesuisse e l’Unione svizzera degli imprenditori abbiano approvato il trattato UE solo quattro settimane dopo l’apertura della consultazione. È evidente che la cosiddetta élite economica è disposta a svendere la Svizzera e la popolazione svizzera all’UE per massimizzare i propri profitti a breve termine.

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All’associazione mantello dell’economia Economiesuisse e all’Unione degli imprenditori non interessano le conseguenze del trattato UE per la Svizzera e la sua popolazione. Lo dimostra il loro consenso di massima al trattato di sottomissione all’UE solo quattro settimane dopo l’apertura della procedura di consultazione. Un’analisi seria dei 2’228 pagine del documento di consultazione – che con tutti i riferimenti incrociati e le direttive UE aggiuntive supera addirittura le 20’000 pagine – è impossibile in così poco tempo.

Le associazioni economiche sono particolarmente senza scrupoli quando si tratta dell’immigrazione favorita dalla libera circolazione delle persone: per massimizzare i propri profitti a breve termine, non pensano alle conseguenze devastanti legate all’immigrazione incontrollata per le prestazioni sociali, le infrastrutture, l’istruzione, la sicurezza e il mercato immobiliare.

Le associazioni economiche parlano di «Bilaterali III» in relazione al nuovo accordo UE. La maggior parte dei media riprende questo termine senza contestarlo. La verità è che il nuovo pacchetto di accordi con l’UE vincola istituzionalmente la Svizzera alla disastrata UE. In parole povere, questo accordo pone fine alla cosiddetta via bilaterale, intesa come accordo tra due parti. Ora si tratta di una via unilaterale, perché se solo una parte può cambiare le regole del gioco a proprio piacimento ed esercitare inoltre un potere sanzionatorio, questa non si pone su un piano di parità, ma al di sopra del proprio partner contrattuale.

Le associazioni non parlano del fatto che l’accordo bilaterale da loro tanto decantato oggi è stato reso possibile solo dal no popolare al trattato SEE. È evidente che questi gruppi economici non hanno ancora capito che solo una Svizzera libera può avere successo economicamente. Il trattato UE, invece, significa la totale sottomissione all’UE, che obbliga la Svizzera a:

  • adottare automaticamente il diritto dell’Unione europea
  • rinunciare ai diritti popolari: il trattato distrugge la democrazia diretta
  • adottare la massiccia e dannosa burocrazia dell’UE
  • Pagare miliardi di franchi di tasse a Bruxelles
  • accettare giudici stranieri – in caso di controversie, decide il tribunale della controparte: la Corte di giustizia dell’Unione europea
  • accettare ancora più immigrazione
  • Essere puniti dall’UE con sanzioni e multe. Ad esempio, se la popolazione svizzera volesse limitare l’immigrazione.
 
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