Desideriamo davvero 1’700 funzionari fiscali in più?

Il Consiglio federale auspica che la tassazione individuale abbia un effetto positivo sull’occupazione. Questo effetto ci sarà sicuramente, ma non dove si prevede.

Werner Salzmann
Werner Salzmann
Consigliere agli Stati Mülchi (BE)
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Oggi le coppie sposate riflettono attentamente su chi debba lavorare di più. A causa della progressività fiscale, infatti, la maggior parte del reddito aggiuntivo dovrebbe essere versata sotto forma di imposte. Il Consiglio federale intende ora modificare questa situazione passando alla tassazione individuale, ritenendo che in tal modo un numero maggiore di donne potrebbe lavorare. Tuttavia, è altamente discutibile se ciò si tradurrebbe effettivamente in un aumento significativo del numero di donne che lavorano. I modelli di calcolo corrispondenti sono poco solidi e persino il Consiglio federale ha dovuto ammettere nella sua relazione esplicativa che le ipotesi devono essere interpretate con grande cautela.

Sono invece disponibili dati concreti sul numero di funzionari fiscali supplementari che sarebbero necessari con l’introduzione della tassazione individuale. Questo rappresenterebbe un ulteriore effetto collaterale negativo di questo progetto, oltre all’aumento delle imposte per i single e all’onere aggiuntivo per tutte le persone sposate e le famiglie, che in futuro dovrebbero compilare non più una, ma due dichiarazioni dei redditi.

I Cantoni Ticino e Argovia hanno voluto fare chiarezza e hanno calcolato quanti nuovi posti di lavoro sarebbero necessari per elaborare le 140’000 nuove imposte da loro riscosse. Nel Canton Ticino sarebbero necessari fino a 80 funzionari fiscali supplementari, mentre ad Argovia 130. Considerando il dato ai 1,7 milioni di nuove dichiarazioni fiscali in tutta la Svizzera, sarebbero necessari fino a 1’700 nuovi esperti fiscali cantonali.

L’onere sarebbe maggiore non solo per le famiglie, ma anche per le autorità, poiché non si tratta solo di registrare un reddito separato. I beni comuni devono sempre essere attribuiti con precisione in base al regime patrimoniale e i redditi devono essere confrontati con l’incremento patrimoniale. In caso di discrepanze, che si verificano spesso, queste possono essere chiarite solo con un confronto manuale. Una valutazione automatica dei nuovi dossier è quindi utopistica. A ciò si aggiunge il fatto che molte coppie possiedono immobili in comune o gestiscono un’attività commerciale. In questo caso saranno necessarie non una, ma due dichiarazioni dei redditi aggiuntive, poiché sarà necessario ripartire i ricavi e le spese tra i coniugi.

I costi aggiuntivi per i Cantoni ammontano a circa 100-160 milioni di franchi all’anno solo per gli stipendi dei funzionari. A ciò si aggiungono tutti i costi di transizione. Ciò comporta maggiori spese a fronte di minori entrate. Non sorprende che la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze si opponga al progetto.

Non possiamo semplicemente accettare una proposta del genere. In questo caso, il popolo deve avere l’ultima parola. Vi invitiamo quindi a firmare il referendum contro la tassazione individuale.

Firma ora il referendum.

Werner Salzmann
Werner Salzmann
Consigliere agli Stati Mülchi (BE)
 
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