La discussione sui nuovi accordi con l’UE verte principalmente sul recepimento dinamico del diritto e sui pagamenti miliardari all’UE. Tuttavia, esiste un altro aspetto, ben nascosto nei trattati: i privilegi per i funzionari dell’UE negli allegati dei singoli accordi.
In Svizzera, lo status di funzionario pubblico è stato abolito da tempo. Da noi non esistono più privilegi giuridici speciali per i dipendenti statali, a parte le buone condizioni di impiego (salari elevati, più ferie, posto di lavoro sicuro).
Nell’UE la situazione è diversa: dopo un periodo di prova di nove mesi, si diventa funzionari a tempo indeterminato e si gode quindi delle relative garanzie. I privilegi dei funzionari dell’UE e dei loro familiari sono regolati da un cosiddetto statuto dei funzionari. Ora l’UE intende naturalmente garantire che i suoi funzionari, quando operano in Svizzera in qualità di controllori, godano di ulteriori privilegi.
Esempio di accordo sulla sicurezza alimentare
Prendiamo ad esempio l’accordo sulla sicurezza alimentare. In questo ambito, l’UE intende regolamentare tutti i settori, «dal campo alla tavola», ovvero dalla produzione degli alimenti alla loro trasformazione, distribuzione, ristorazione e consumo da parte dei consumatori. Esistono, ad esempio, norme igieniche per le cucine dove viene preparato il tradizionale Birchermüesli per la colazione. È interessante notare che vi sono anche diverse pagine dedicate agli ispettori, ovvero alle autorità dell’UE che sarebbero incaricate dei controlli in Svizzera.
I dettagli relativi ai privilegi di questi funzionari alimentari sono disciplinati nel cosiddetto allegato 2 dell’appendice 2 dell’accordo, alle pagine 39-46 (ovvero 7 pagine!). Il titolo indica già di cosa si tratta: «Privilegi e immunità dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare».
I funzionari dell’UE non sono soggetti al pagamento dell’imposta sul valore aggiunto né dell’imposta sul reddito
I privilegi sono di ampia portata: ai sensi dell’articolo 7, i funzionari e gli altri agenti dell’Autorità dell’Unione europea godono sul territorio svizzero, indipendentemente dalla loro cittadinanza, dei seguenti privilegi e immunità:
I membri di queste autorità dell’UE godono quindi dell’immunità. Non possono essere perseguiti per errori o abusi commessi nell’ambito delle loro funzioni. Nel nostro Paese, ogni funzionario fiscale o agente di polizia deve assumersi la responsabilità delle proprie azioni.
Noi possiamo solo aspirare a tali privilegi. Tuttavia, vi è di più. I funzionari dell’UE non sono soggetti al pagamento delle imposte federali, cantonali e comunali sui loro stipendi UE (art. 8 del protocollo). Inoltre, ai sensi dell’art. 3, i funzionari dell’UE sono esenti dall’imposta sul valore aggiunto e da altre imposte dirette.
Schieramenti di funzionari dell’UE anche per altri accordi?
Disposizioni simili sono presenti anche in altri accordi, nei quali l’UE intende verificare autonomamente se la Svizzera rispetta diligentemente tutte le norme comunitarie. Ad esempio nell’accordo sulla sanità e in quello sull’energia elettrica.
A prima vista, questi privilegi vengono trattati come dettagli. Tuttavia, dato che l’UE attribuisce grande importanza alla precisazione dei privilegi delle sue autorità e dei relativi funzionari nei singoli accordi, dedicandovi diverse pagine, attirano la nostra attenzione.
Le formulazioni non evidenziano solo i privilegi discutibili, ma lasciano anche intuire che l’UE intende espandere ulteriormente il proprio apparato. È evidente l’intenzione di disporre di un numero sufficiente di funzionari per garantire che nessun vasetto di marmellata sia più presente su una colazione contadina senza il marchio di qualità dell’UE. E tutto questo, si noti bene, a nostre spese, grazie ai pagamenti supplementari all’UE.
Per me questo è un motivo in più per respingere tali trattati dell’Unione Europea.