La «clausola di salvaguardia» non ha alcun valore

I sostenitori dell’UE sono molto orgogliosi della cosiddetta «clausola di salvaguardia» contenuta nel trattato UE, ma è in realtà solo una manovra diversiva. La «clausola di salvaguardia» non funziona, pertanto, non offre alcuna protezione.

Paolo Pamini
Paolo Pamini
Consigliere nazionale Lugano (CH) (TI)
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Il Consiglio federale presenta la cosiddetta «clausola di salvaguardia» come una misura di sicurezza contro l’immigrazione incontrollata. In realtà è esattamente il contrario: un sedativo senza effetto.

Che cos’è esattamente questa «clausola di salvaguardia»?

La clausola di salvaguardia ci consente, come previsto dal trattato, di limitare temporaneamente l’immigrazione, ma solo in presenza di «gravi problemi economici o sociali». Tuttavia, la Svizzera non può decidere autonomamente se applicare la clausola di salvaguardia, ma deve prima richiedere l’autorizzazione al cosiddetto Comitato misto. Ciò significa, di fatto, che la Svizzera può agire solo se Bruxelles dà il proprio consenso.

In altre parole: non si tratta di una clausola di salvaguardia, ma di una clausola di autorizzazione.

Anche se la clausola di salvaguardia venisse applicata, sarebbe soggetta a severe limitazioni: temporali, quantitative e politiche. In tal caso, l’UE avrebbe il diritto di imporre le cosiddette «misure compensative». La Svizzera verrebbe quindi penalizzata per aver tutelato i propri interessi.

L’intenzione è di fuorviare la popolazione svizzera

Ora il Consiglio federale sostiene che nel diritto svizzero esiste anche una «clausola di salvaguardia unilaterale». Sembra dunque che dica: «Guardate, possiamo agire anche in modo indipendente». In realtà, è una mossa politica puramente simbolica, perché tale clausola non fa parte del trattato. Bruxelles non la riconosce. Se il Consiglio federale attivasse questa clausola di salvaguardia, violerebbe l’accordo. E l’UE potrebbe immediatamente imporre sanzioni.

Ricapitoliamo:

  • La clausola di salvaguardia contrattuale è inefficace perché ha effetto solo con l’approvazione dell’UE.
  • La «clausola di salvaguardia unilaterale» è priva di efficacia, poiché non ha validità giuridica a livello internazionale.
  • Entrambe le misure non modificano la libera circolazione delle persone con l’UE, che continua ad essere illimitata.

La realtà è che queste clausole non garantiscono sicurezza, ma creano un’illusione di controllo. Esse simulano la capacità di agire, mentre in realtà è Bruxelles a decidere. L’immigrazione incontrollata continuerà e aumenterà ulteriormente.

Il Consiglio federale e gli altri partiti intendono fuorviare la popolazione svizzera con queste «clausole di salvaguardia». Non lo permetteremo! No al trattato di sottomissione all’UE!

Paolo Pamini
Paolo Pamini
Consigliere nazionale Lugano (CH) (TI)
 
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