Giornale del partito UDC-Parlar chiaro gennaio 2022

Penuria di elettricità: il Consiglio federale deve evitare il disastro!

La Svizzera rischia di rimanere senza elettricità già nel 2024 – con conseguenze catastrofiche per tutti gli abitanti del nostro paese. L’UDC si impegna per un approvvigionamento energetico sicuro, indipendente e conveniente.

Lo sanno anche i sassi: la strategia energetica 2050 è fallita. Anche i principali rappresentanti dell’economia, del governo federale e della comunità scientifica sono d’accordo: una penuria di elettricità è la più grande minaccia per il nostro Paese e diventerà realtà già tra due o tre anni.

Questo porterà alla catastrofe dalla quale l’UDC mette in guardia da tempo. Una penuria di elettricità avrebbe conseguenze molto più devastanti sul nostro Paese rispetto a quelle derivanti dall’attuale crisi pandemica, perché colpirebbe duramente tutti in Svizzera. L‘elettricità è un’energia chiave per la Svizzera e senza elettricità, tutta la vita crolla. Il cibo e gli altri prodotti di uso quotidiano scarseggerebbero, l’assistenza sanitaria e l’approvvigionamento di denaro non sarebbero più garantiti, il riscaldamento, la cucina, la doccia e molto altro non sarebbero più possibili o solo in misura massicciamente limitata.

Cosa fa la Consigliera federale responsabile, Simonetta Sommaruga? Niente. E non c’è nemmeno un responsabile per garantire l’approvvigionamento energetico. La Consigliera federale Sommaruga preferisce che vi concentriate sulla riduzione delle emissioni di CO2 piuttosto che sulla protezione della popolazione del nostro Paese da questa catastrofe.

Protezione del clima prima di tutto, ma la Svizzera è già un allievo modello in questo campo – dal 1990 abbiamo ridotto le emissioni di CO2 pro capite del 35%! Il dato pro capite è importante perché dimostra che l’immigrazione massiccia e la crescita della popolazione annullano il livello di riduzione delle emissioni di CO2 sin qui raggiunto. Questo è un altro fatto che la consigliera federale Sommaruga si rifiuta di affrontare.

Per evitare la prevedibile catastrofe, l’UDC esorta il Consiglio federale a:

  • nominare senza indugio un Generale per l’energia e di incaricarlo di elaborare soluzioni alternative per un approvvigionamento elettrico sicuro, indipendente ed economico entro l’estate del 2022.
  • posticipare gli obiettivi di riduzione di CO2 a favore di un approvvigionamento energetico interno sicuro.
  • responsabilizzare i cantoni e le città che perseguono politiche energetiche irresponsabili. Concretamente, il razionamento dell’elettricità dovrebbe colpire in primo luogo cantoni come Zurigo e Basilea Città, le cui politiche energetiche, come il divieto dei sistemi di riscaldamento a olio, alimentano ulteriormente il verificarsi di una penuria.

Nella loro Assemblea a Reconvillier, i delegati dell’UDC Svizzera hanno dato alla direzione del partito il mandato di fare tutto il possibile per garantire un approvvigionamento energetico sicuro, indipendente ed economico.

Inoltre, i delegati hanno adottato le indicazioni di voto per le votazioni del 13 febbraio. Noi diciamo SÌ all’abolizione delle imposte di bollo per salvaguardare i nostri posti di lavoro, NO a milioni di Franchi dei contribuenti per i media statali, NO all’iniziativa per il divieto estremo della pubblicità del tabacco e NO all’iniziativa per il divieto della sperimentazione animale, che mette in pericolo la salute e la ricerca. Troverete maggiori informazioni nelle pagine seguenti.

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