Sì all’abolizione della tassa sulle PMI e al rafforzamento della piazza economica svizzera
Il 13 febbraio 2022, voteremo sull’abolizione della tassa sulle emissioni (Tassa di bollo). Gli oppositori parlano di “imbroglio fiscale” e di un regalo alle grandi imprese. Trascurano il fatto che fino al 90% delle imprese colpite dall’imposta di bollo sono delle piccole e medie imprese. Questa tassa riduce il capitale proprio, cioè la sostanza e l’autonomia delle PMI, e indebolisce la Svizzera come piazza economica.
Il Parlamento e il Consiglio federale sperano che lo sgravio fiscale per le imprese fornisca impulsi positivi per l’economia nazionale. Soprattutto dopo la crisi pandemica, è importante non compromettere la ripresa delle aziene e soprattutto delle PMI. Come mostrano le cifre sul gettito fiscale, la tassa di emissione grava maggiormente sulle imprese quando l’economia è in recessione e le imprese dipendono da nuovi capitali propri per sopravvivere. In questo contesto, l’Amministrazione federale delle imposte prevede anche entrate superiori alla media nel 2021 dopo la crisi di Corona. Tali prelievi sono quindi assurdi da un punto di vista economico. Le aziende dovrebbero pagare le tasse quando fanno profitti, non quando sono in crisi.
Nella situazione attuale o dopo la crisi, i cuscinetti di capitale di molte aziende devono essere ricostruiti. I contributi degli investitori privati sono la soluzione ideale dal punto di vista dello Stato e del contribuente. Il finanziamento privato non grava sulle finanze pubbliche e quindi non porta a una montagna di debiti – a differenza dei contributi statali di sostegno.
Assicurare i posti di lavoro – rafforzare la piazza economica svizzera
Buone condizioni quadro sono essenziali per garantire posti di lavoro e inviare segnali positivi agli investitori. Se le tasse sono troppo elevate, il capitale degli investitori per la creazione e il mantenimento dei posti di lavoro migrerà all’estero.
La concorrenza internazionale per le sedi d’affari sta diventando visibilmente più dura. Questo è particolarmente vero per quanto riguarda l’aliquota fiscale minima attualmente discussa per le società attive a livello internazionale. La Svizzera deve ora concentrarsi sulla riduzione degli svantaggi fiscali locali, come la tassa sulle emissioni, che non dipende dai requisiti internazionali.
Agevolare l’innovazione
È nell’interesse della Svizzera che le start-up innovative e le giovani imprese possano crescere per beneficiare di nuove idee. Per farlo, sono fortemente dipendenti dal capitale, soprattutto nella fase di avvio. Le start-up devono pagare il denaro sotto forma di tassa di emissione prima di aver fatto anche un solo franco di profitto.
Sullo sfondo di queste considerazioni, un chiaro SÌ all’abolizione della tassa sulle PMI il 13 febbraio porterà ad un rafforzamento urgente della Svizzera come sede economica e dell’innovazione.