Questo trattato con l’UE necessita obbligatoriamente dell’approvazione dei Cantoni
È assolutamente chiaro: con il previsto accordo UE, i Cantoni perderanno la loro sovranità.
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di Tiziano Galeazzi, Granconsigliere, Lugano (TI)
Il previsto accordo con l’UE ha un impatto di vasta portata sulla Svizzera, in particolare anche sui Cantoni. Per questo motivo, il Consiglio di Stato di Svitto ha già respinto il mandato di negoziazione con l’UE nel febbraio 2024.
In particolare, si sono espressi contro il recepimento dinamico, il meccanismo di risoluzione delle controversie con la partecipazione della Corte di Giustizia europea e il sistema delle misure compensative.
È chiaro che l’UE eserciterà ancora più pressione sulle banche cantonali, sulle aziende elettriche cantonali, sulla sovranità fiscale cantonale e sul nostro sistema federalista nel suo complesso. I Cantoni perderanno la loro sovranità. Ticino compreso.
Sono in gioco gli interessi della Svizzera: la sua neutralità, le sue libertà, la sua indipendenza. E quindi, in ultima analisi, anche ognuno di noi è interessato in modo significativo da questi accordi.
Pertanto, secondo il buon senso, sembra chiaro che questo trattato debba essere obbligatoriamente sottoposto al popolo e ai Cantoni (maggioranza dei Cantoni) per la decisione.
Il nostro sistema federalista si basa sul fatto che le questioni fondamentali non sono decise solo dal peso dei Cantoni più popolosi, ma anche i Cantoni più piccoli possono effettivamente avere voce in capitolo con il loro voto. Questo è ciò che rende la Svizzera unica!
Il fatto che ora si discuta se questo trattato dell’UE debba essere sottoposto a un referendum obbligatorio è un affronto alla nostra democrazia. Se questi trattati fossero realmente così a favore della Svizzera, perché si ha paura di farli votare dal popolo e dai Cantoni?