Alleggerire subito l’economia per preservare i posti di lavoro e il benessere della Svizzera!

Le crisi internazionali, i dazi statunitensi del 39% sulle importazioni svizzere e una politica irresponsabile del centro-sinistra a livello nazionale stanno mettendo sempre più sotto pressione la nostra economia. A ciò si aggiunge che la sinistra e i Verdi spendono il denaro dei contribuenti e vogliono legare la Svizzera all’UE, completamente indebitata e iper-regolamentata. Per rafforzare la piazza economica svizzera, preservare i posti di lavoro e quindi il benessere del nostro Paese, l’UDC presenta un programma urgentemente necessario di sgravi e deregolamentazioni.

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La Svizzera ha successo perché ha delle buone condizioni quadro per l’economia, la certezza del diritto, un ordinamento statale basato sulla responsabilità individuale e un partenariato sociale funzionante. Vantaggi che la il nostro Paese si è conquistato grazie alla sua indipendenza. Per preservare la piazza economica svizzera – e con essa i posti di lavoro e il benessere – il 13 agosto il gruppo parlamentare dell’UDC ha approvato all’unanimità un catalogo di richieste per alleggerire la situazione e deregolamentare.

Questo sullo sfondo dei dazi del 39% imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni dalla Svizzera. Ma anche internamente, il nostro modello di successo è sottoposto a forti pressioni: da anni la politica di sinistra indebolisce la piazza industriale svizzera attraverso sempre più regolamentazioni, un espansionismo sfrenato dello Stato sociale e l’aumento del costo dell’energia a causa di una politica energetica ideologica completamente sbagliata. Sono in cantiere ulteriori richieste estreme e dannose per la piazza economica svizzera, come la nuova iniziativa sulla responsabilità delle imprese o l’iniziativa popolare del PLR per una tassazione individuale. A ciò si aggiunge il fatto che la maggioranza di centro-sinistra in Consiglio federale e in Parlamento, nonché la sedicente élite economica che gravita attorno a Economiesuisse, vogliono vincolare la Svizzera con un trattato di sottomissione all’UE in crisi, completamente indebitata e iperregolamentata. Inoltre, il trattato di sottomissione all’UE faciliterebbe ulteriormente l’immigrazione già oggi smisurata in Svizzera.

Da anni l’UDC chiede un pacchetto di misure di sgravio economico e di deregolamentazione. Nel 2019, ad esempio, il gruppo parlamentare dell’UDC ha presentato al Consiglio nazionale e al Consiglio degli Stati le mozioni 19.3033 e 19.3043 «Offensiva per rafforzare la piazza economica svizzera». Il Consiglio federale intende archiviare queste mozioni con riferimento alle 12 misure da lui proposte nel 2022. Dal punto di vista dell’UDC, tuttavia, queste proposte sono inadeguate e addirittura dannose, poiché comprendono progetti come l’imposizione individuale, che comporta un aumento della burocrazia, o la legge sul CO2, che riduce ulteriormente la disponibilità di energia e ne aumenta il prezzo.

Pacchetto di misure economiche e di deregolamentazione (PDF)

 
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