Le previsioni della task force scientifica si sono rivelate tutte delle mere storielle dell’orrore. Il fatto è che la pandemia di Covid-19 è in ritirata. Anche le Cassandre dell’UFSP hanno dovuto ammetterlo. Ecco perché le vessazioni nei confronti della popolazione devono cessare immediatamente. L’UDC esige l’apertura immediata di tutti i settori.
I terribili scenari con i quali la task force scientifica ci ha messo in guardia per mesi su ogni piccolo allentamento deciso, si sono rivelati niente più che mere storielle dell’orrore. Nulla di tutto ciò si è avverato. Al contrario, tutti i dati chiave relativi alla pandemia sono in calo. Inoltre, più del 70% delle persone sopra i 65 anni in Svizzera sono ora protette con almeno una dose di vaccino e più del 65% delle persone sopra i 75 anni sono completamente vaccinate.
L’UDC esige quindi in modo risoluto che il Consiglio federale restituisca finalmente e immediatamente la libertà ai cittadini e alle imprese. Nella sua risposta alla consultazione relativa all’ordinanza del Consiglio federale sullo svolgimento delle grandi manifestazioni, l’UDC ha chiesto espressamente quanto segue:
Questa ordinanza fornisce agli organizzatori di eventi delle linee guida su come le grandi manifestazioni di importanza sovraregionale devono essere condotte dopo il 1° luglio 2021 per quanto riguarda la protezione della salute. Allo stesso tempo, viene anche definita la ripartizione dei costi delle grandi manifestazioni annullate a breve termine dalla Confederazione e dai cantoni. Ciò che manca, tuttavia, sono passi concreti verso un’apertura. Senza quest’ultimi, gli organizzatori di festival, congressi e fiere saranno diffidenti anche solo a considerare la pianificazione di tali eventi.
Molte delle misure proposte, come il divieto di vendere i biglietti ai gruppi di tifosi avversari, andrebbero scartate a priori e catalogate come inutili persecuzioni. Le vaccinazioni, i test e le prove di guarigione servono proprio a garantire che gli eventi possano essere organizzati e frequentati senza ulteriori restrizioni. È completamente inaccettabile che gli organizzatori debbano implementare concetti di protezione aggiuntivi. Questo equivale a un divieto indiretto per gli eventi privati organizzati su base associativa o di volontariato. Questa inutile burocrazia indotta dai funzionari statali va abolita.