L’UDC prende atto con soddisfazione del voto delle cittadine e dei cittadini a favore di un approvvigionamento energetico vantaggioso, sicuro e sufficiente, e contro un divieto precipitoso e sconsiderato della tecnologia nucleare. L’UDC si concentrerà ora sul referendum contro la funesta legge sull’energia. Gli argomenti che sono serviti a combattere l’iniziativa per l’abbandono del nucleare si applicano a maggior ragione alla legge sull’energia.
La legge sull’energia va ben oltre la questione dell’approvvigionamento elettrico della Svizzera. Essa concerne tutto il consumo d’energia che sarà statalizzato e regolamentato. Secondo queste disposizioni di legge, il consumo d’energia di noi tutti sarà ridotto del 43% entro il 2035, mediante un massiccio rincaro dell’olio da riscaldamento, della benzina, del carburante Diesel e del gas. Delle norme che impongono onerosi rinnovamenti rincareranno le nuove costruzioni, obbligando forti investimenti, come pure una messa sotto tutela dei cittadini e un’imposizione fiscale supplementare di economie domestiche e imprese, ecco le conseguenze di questa legge. La nuova legge sull’energia costerà circa 200 miliardi di franchi, ossia circa 3’200 franchi l’anno per economia domestica.
È contro questa regolamentazione eccessiva dell’approvvigionamento energetico e contro l’interventismo dello Stato che l’UDC ha lanciato il referendum nell’ambito di un comitato interpartitico.
Firmate ancora oggi il referendum: