Il comitato centrale dell’UDC Svizzera si è riunito a Lancy-Bachet (GE) in vista dell’assemblea dei delegati di domani a Meyrin (GE). Il fallimento della politica d’asilo svizzera preoccupa molto il comitato centrale, in quanto porta a gravi sviluppi indesiderati, come la distruzione della solidarietà tra la popolazione. In una lettera aperta, il comitato centrale dell’UDC Svizzera chiede alla Consigliera federale responsabile, Elisabeth Baume-Schneider, di intervenire. Per le votazioni del 18 giugno, il comitato raccomanda ai delegati di votare NO alla legge divoratrice di elettricità e SI alla tassazione minima dell’OCSE.
La politica d’asilo svizzera è fallita. Troppe persone e quelle sbagliate arrivano nel nostro Paese. Nel 2022, sono state presentate 24.511 richieste d’asilo – il 64,2% in più rispetto all’anno precedente. Per il 2023, il Governo federale prevede di arrivare a 40.000 domande. La maggior parte dei richiedenti asilo non sono rifugiati, ma migranti che approfittano dell’iter dell’asilo. Tuttavia, la maggior parte di loro rimane qui con lo status di ammissione provvisoria. Poi ci sono gli ingressi clandestini: nel 2022, c’erano oltre 52.000 persone, la maggior parte delle quali si sono nascoste. Anche in questo caso, si è perso completamente il controllo. Bisogna dirlo chiaramente: non è la Svizzera, bensì le bande criminali di contrabbandieri e i trafficanti di esseri umani a decidere chi arriva nel nostro Paese.
Il risultato di questa politica fallimentare in materia d’asilo? Le nostre infrastrutture sono al limite. Due cantoni hanno già dichiarato l’emergenza asilo. Nel frattempo, persino gli inquilini svizzeri vengono messi in strada per far posto ai migranti richiedenti l’asilo. Questa situazione è estremamente pericolosa: la disponibilità della popolazione ad agire in solidarietà e a finanziare il settore dell’asilo, che costa miliardi, sta rapidamente diminuendo.
La situazione desolante nel settore dell’asilo e della migrazione preoccupa fortemente il Comitato centrale dell’UDC Svizzera. In una lettera aperta, chiede con urgenza alla Consigliera federale responsabile, Elisabeth Baume-Schneider, di finalmente agire.
Il 18 giugno NO alla costosa e ingannevole legge divoratrice di elettricità
Per l’adozione delle indicazioni di voto del 18 giugno, il Comitato centrale dell’UDC Svizzera raccomanda ai delegati un deciso NO alla legge divoratrice di elettricità (Legge federale sugli obiettivi di protezione del clima, l’innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica). Questa legge estrema è un imbroglio: non fa nulla per la sicurezza energetica o per il clima. Al contrario, comporta un divieto per la benzina, il diesel, l’olio da riscaldamento e il gas. Ciò significa che il riscaldamento e la guida saranno possibili solo elettricamente. E già oggi l’elettricità è troppo poca. Inoltre, i prezzi dell’energia esploderanno con la legge divoratrice di elettricità: secondo uno studio dell’ETH, i costi energetici passeranno dagli attuali 3000 franchi a 9600 franchi pro capite all’anno! E poiché la domanda di elettricità, in forte aumento, non può essere soddisfatta solo con il sole, il vento e l’acqua, avremo troppa poca elettricità, soprattutto nei mesi invernali.
Per quanto riguarda il decreto federale un’imposizione speciale dei grandi gruppi di imprese (attuazione del progetto OCSE/G20 sulla tassazione dei grandi gruppi di imprese), il Comitato raccomanda ai delegati di votare SÌ.
UDC tra la Gente nel cuore di Ginevra
Dopo l’incontro, i membri del Comitato centrale del partito e i Consiglieri federali Albert Rösti e Guy Parmelin hanno incontrato la popolazione locale per uno scambio informale durante un UDC tra la Gente nel cuore di Ginevra. Come di consueto nelle città governate dalla sinistra, gli ambienti di sinistra di Ginevra hanno indetto manifestazioni, in alcuni casi in modo estremamente aggressivo, contro l’evento autorizzato. L’UDC Svizzera è costernata dal comportamento antidemocratico della sinistra e ringrazia la polizia ginevrina per il suo operato.