L’UDC respinge fermamente la partecipazione della Svizzera al patto militare dell’UE PESCO. In questo modo, il Consiglio federale abbandona sconsideratamente la neutralità e la sovranità del nostro Paese. Partecipando al Patto militare dell’UE, il Consiglio federale mette anche gravemente a rischio la sicurezza della popolazione svizzera. L’UDC chiede al Consiglio federale di sottoporre con urgenza la questione al Parlamento.
Sotto la guida del Ministro della Difesa Viola Amherd, il Consiglio federale sta gradualmente abbandonando la neutralità svizzera e la sovranità del nostro Paese. L’UDC rifiuta fermamente questo strisciante avvicinamento sia all’UE che alla NATO.
Fa parte delle tattiche dei piccoli passi della maggioranza di centro-sinistra del Consiglio federale vendere alla popolazione questi avvicinamenti come una cooperazione innocua a livello tecnico. In realtà, però, la partecipazione al patto militare dell’UE PESCO significa molto di più: l’UE richiede agli Stati partecipanti ai progetti PESCO di armonizzarsi con gli obiettivi di politica estera e di sicurezza dell’UE.
Tuttavia, gli obiettivi della Svizzera, in quanto Stato neutrale e sovrano, non sono in alcun modo congruenti con quelli dell’UE. Soprattutto perché l’UE si considera un attore geopolitico e sta perseguendo una chiara politica espansionistica nei confronti di Ucraina, Georgia e Moldavia. La partecipazione della Svizzera al patto militare dell’UE non è compatibile con la neutralità del nostro Stato ed è estremamente pericolosa per la popolazione svizzera. Inoltre, la Svizzera perderebbe la sua sovranità in termini di difesa nazionale.
L’UDC ritiene che una decisione di tale importanza per la sicurezza della popolazione svizzera debba essere sottoposta al Parlamento.