«Il consigliere federale Cassis vuole consegnare la Svizzera all’UE. Il nostro cuore batte per la Svizzera!»

Dopo mesi di mistero, oggi viene pubblicato il trattato di sottomissione all’UE. L’UDC combatterà con tutti i mezzi questo attacco alla nostra democrazia e alla nostra autodeterminazione.

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Il 13 giugno 2025 è un venerdì nero per la democrazia svizzera: in questo giorno, dopo mesi di segretezza, il Consiglio federale ha pubblicato il trattato di sottomissione all’UE. Si tratta di 1800 pagine di leggi, paragrafi, norme e direttive dell’UE. E questo è solo l’inizio: dovremo anche adottare tutte le future leggi dell’UE e l’intera burocrazia dell’Unione.

Il Patto federale del 1291 è l’opposto del trattato di sottomissione all’UE: comprende solo una pagina A4. Ma contiene tutto l’essenziale:

Non vogliamo giudici stranieri
Non vogliamo governanti stranieri
Vogliamo decidere da soli!

Con un gesto simbolico, l’UDC denuncia il previsto trattato di sottomissione all’UE: il consigliere federale Cassis strappa il Patto federale e con esso la secolare volontà di autodeterminazione della Svizzera. Gli altri partiti vogliono consegnare la Svizzera all’UE.

Il presidente del partito Marcel Dettling (SZ), il consigliere nazionale Yvan Pahud (VD) e il consigliere nazionale Paolo Pamini (TI) lo affermano chiaramente: «Il nostro cuore batte per la Svizzera». I tre rappresentanti del popolo sono espressione delle diverse regioni del Paese e del modello di successo svizzero: decidiamo noi! In modo indipendente e democratico. Senza imposizioni dell’UE.

Il presidente del partito Marcel Dettling: «Questo trattato di sottomissione all’UE è un attacco diretto alla nostra democrazia svizzera. I sostenitori dell’UE uniti vogliono privare noi svizzeri del diritto di voto. Vogliono subordinare la Svizzera all’UE. Non con noi! Difenderemo la nostra Svizzera!»

Consigliere nazionale Yvan Pahud: «Secondo il trattato di sottomissione all’UE presentato oggi dal Consiglio federale, in futuro la Corte di giustizia europea avrà l’ultima parola in tutti i settori importanti come l’immigrazione, la protezione delle nostre frontiere e il potere d’acquisto:

Volete espellere i criminali stranieri? L’ultima parola spetta all’UE, non a noi.
Volete che i posti di lavoro in Svizzera siano occupati in primo luogo dai lavoratori svizzeri? L’ultima parola spetta all’UE, non a noi.
Non volete un’IVA minima del 15%? L’ultima parola spetta all’UE, non a noi.

Chi non vuole questo, combatta con noi contro il trattato di sottomissione all’UE!
Il consigliere nazionale ticinese Paolo Pamini lancia un chiaro appello al consigliere federale ticinese Ignazio Cassis: «Il Consiglio federale vuole inaugurare i cosiddetti «bilaterali III», che in realtà sono una resa pianificata nei confronti dell’UE.

Noi dell’UDC, noi ticinesi, non ci stiamo.
Chiediamo che ogni decisione che riguarda la nostra sovranità sia sottoposta al voto del popolo e dei Cantoni. È il minimo che spetta a un Paese libero!

E al consigliere federale Ignazio Cassis, che come me è cresciuto tra queste montagne, lancio un appello chiaro:

difendete la nostra libertà! Difendete la nostra sovranità!
Perché oggi e in futuro vogliamo rimanere liberi e svizzeri!».

 
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