Il gruppo UDC ha confermato ancora una volta all’unanimità il suo sostegno al concetto del consigliere agli Stati Peter Föhn per la gestione e la riduzione dell’immigrazione. Per contro, si oppone al mostro burocratico del consigliere agli Stati Philipp Müller che non solamente è inefficace, ma oltretutto non applica assolutamente l’iniziativa contro l’immigrazione di massa. Durante la loro seduta a Berna, i parlamentari UDC hanno in particolare esaminato i progetti finanziari all’ordine del giorno di questa sessione invernale. È evidente che l’UDSC è il solo partito della Berna federale che s’impegna ancora attivamente per delle finanze equilibrate e per il mantenimento del freno all’indebitamento.
Il principio secondo il quale lo Stato non deve spendere più denaro di quello che incassa fa parte delle regole di politica finanziaria dell’UDC (scaricabile in tedesco). Mancano tuttavia 300 milioni di franchi affinché il budget 2017 della Confederazione, nella versione approvata dalla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale, presenti un risultato equilibrato. I rappresentanti degli altri partiti nella commissione hanno purtroppo rifiutato di sostenere i tagli supplementari proposti dall’UDC per eliminare il deficit. Il gruppo UDC ha confermato oggi tutte le proposte di riduzione delle spese depositate dal partito, per un importo totale di circa 600 milioni di franchi. Le misure di alleggerimento budgetario dell’UDC toccano in primo luogo le spese eccessive previste per l’aiuto allo sviluppo (-338 milioni di franchi) e le spese per il personale (-163 milioni). Il gruppo ha deciso di dare il suo sostegno solo a un preventivo equilibrato, altrimenti vi si opporrà.
Il programma di stabilizzazione 2017-2019 presentato dalla Commissione delle finanze è insufficiente. L’aumento delle spese (nonostante un rincaro zero), che conduce a un deficit fra 1,4 e 1,9 miliardi di franchi a partire dal 2018, deve essere ridotto. I tagli proposti per un importo di circa un miliardo di franchi non hanno tuttavia trovato una maggioranza nella Commissione delle finanze. Il gruppo UDC spera che il parlamento ritroverà il senso della disciplina finanziaria durante la prossima sessione invernale.
Il Consiglio federale desidera contabilizzare come spese straordinarie dei crediti supplementari di 400 milioni di franchi destinati a coprire l’aumento delle spese per l’asilo nel 2015. Lo scopo di questo stratagemma contabile è di aggirare il freno all’indebitamento. La Commissione delle finanze ha aderito alla proposta dell’UDC e ha rifiutato questa manovra. L’ultima parola spetta al plenum del parlamento.
Le pressioni sul freno all’indebitamento crescono. Se va come auspicano il Consiglio federale e il centrosinistra politico, i crediti non utilizzati entro la fine dell’anno non serviranno più obbligatoriamente a rimborsare il debito dello Stato. Sarebbe la fine di questo strumento molto utile. Grazie all’UDC, la Commissione delle finanze presenterà durante la prossima sessione invernale una mozione (16.3634) al suo plenum per impedire questa riforma. Il gruppo UDC sostiene all’unanimità il freno all’indebitamento.