Il ministro dell’economia Guy Parmelin sceglie la strada maestra: libero scambio invece di sottomissione all’UE

L’UDC accoglie con favore la conclusione dell’accordo di libero scambio con i paesi del Mercosur. È il quarto accordo che il nostro consigliere federale Guy Parmelin ha negoziato con successo quest’anno per la Svizzera. Il ministro dell’economia prosegue così coerentemente la strada più adatta alla nostra economia, al nostro benessere e al nostro Paese: il libero scambio con il maggior numero possibile di paesi, invece della sottomissione all’UE. A differenza del trattato con l’UE, con questo accordo la Svizzera non dovrà pagare miliardi per poter commerciare. L’UDC esaminerà ora attentamente se le promesse fatte in ambito agricolo con il Mercosur sono state mantenute e se sono necessarie misure di accompagnamento.

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Mentre gli altri partiti e il Consiglio federale vogliono vincolare la Svizzera all’UE in crisi con un trattato di sottomissione, Guy Parmelin persegue la via maestra e conclude con successo accordi di libero scambio con il maggior numero possibile di paesi. Solo nel 2024 e nel 2025, sotto la guida del ministro dell’economia, la Svizzera ha firmato accordi con:

  • India: la Svizzera e gli altri Stati dell’AELS sono stati i primi partner europei a concludere un accordo di libero scambio (ALS) con l’India, il Paese più popoloso del mondo. La crescente classe media indiana contribuisce a un elevato potenziale di crescita.
  • Thailandia: nel gennaio 2025, in occasione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos, gli Stati EFTA hanno firmato un accordo di libero scambio con la Thailandia. Questo accordo garantisce alle imprese esportatrici svizzere un migliore accesso al mercato thailandese. Con un commercio bilaterale di merci pari a 7,4 miliardi di franchi (2023), la Thailandia è il secondo partner commerciale della Svizzera nel Sud-Est asiatico.
  • Malesia: nel 2024 il volume delle importazioni e delle esportazioni di merci tra la Svizzera e la Malesia ha superato 1,4 miliardi di franchi. La Malesia è il secondo Paese più importante per gli investimenti svizzeri nel Sud-Est asiatico dopo Singapore. Nel 2022 gli investimenti diretti hanno raggiunto i 3,4 miliardi di franchi.
  • Kosovo: il volume degli scambi bilaterali tra la Svizzera e il Kosovo, pari a circa 140 milioni di franchi (2023), presenta un ulteriore potenziale di sviluppo. L’ALC apre ora anche un ampio accesso al mercato e migliora il quadro giuridico e la pianificabilità per gli operatori economici.

La Svizzera ha inoltre potuto aggiornare e approfondire gli accordi con il Cile e l’Ucraina e riprendere nel 2024 i negoziati con la Cina per rivedere l’accordo del 2014. Con la Cina potrebbe essere concluso un nuovo accordo già nel corso dell’anno.

Libero scambio invece di sottomissione all’UE: secondo l’UDC questa è la strada maestra per la Svizzera. Il previsto accordo con l’UE metterebbe invece fine alla via bilaterale. Si tratterebbe di una totale sottomissione all’UE! Con l’accordo con l’UE la Svizzera dovrebbe:

  • adottare automaticamente il diritto dell’UE;
  • rinunciare ai diritti popolari, il che significherebbe la fine della democrazia diretta;
  • assumere l’intera burocrazia dell’UE;
  • sottomettersi a giudici stranieri: in caso di controversie, la decisione spetterebbe alla controparte, ovvero alla Corte di giustizia dell’Unione europea;
  • accettare ancora più immigrazione: se la popolazione svizzera vuole limitare l’immigrazione, l’UE può punire il nostro Paese con sanzioni e multe;
  • versare miliardi di franchi dei contribuenti a Bruxelles.
 
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