L’immigrazione incontrollata è stato il tema al centro dell’Assemblea dei delegati dell’UDC Svizzera a Sciaffusa. È responsabile di quasi tutti i problemi – in particolare dell’esplosione della criminalità – che affliggono la popolazione svizzera. Con il trattato di sottomissione all’UE, la situazione peggiorerà ulteriormente. L’UDC è l’unico partito che denuncia i problemi ed è disposto a risolverli. A Sciaffusa i delegati hanno deciso di votare NO sia all’iniziativa di espropriazione dell’estrema sinistra lanciata dalla Gioventù Socialista Svizzera, sia alla legge sull’eID.
Dall’introduzione della libera circolazione delle persone nel 2002 fino al 2024, sono arrivati in Svizzera 1’037’000 immigrati provenienti dall’UE. Si tratta di una cifra pari a cinque volte la popolazione della città di Ginevra! A ciò si aggiunge l’immigrazione criminale organizzata sotto forma di richiedenti l’asilo. Tra il 2000 e il 2024 sono state presentate 505’598 domande d’asilo in Svizzera. La maggior parte proveniva da uomini musulmani del Nord Africa, del Medio Oriente e dell’Afghanistan, tra cui anche islamisti radicali.
Come dimostrano chiaramente le statistiche sulla criminalità, l’immigrazione incontrollata rappresenta un pericolo per la nostra sicurezza. «Negli ultimi vent’anni, il numero di giovani condannati per stupro aggravato, omicidio volontario e rapina a mano armata è aumentato in modo esponenziale», ha dichiarato Marcel Dettling, presidente dell’UDC e consigliere nazionale (SZ), davanti ai delegati riuniti a Sciaffusa (SH). «La metà dei condannati sono stranieri. Per quanto riguarda gli autori con passaporto svizzero, ci si può chiedere quanti abbiano un background migratorio».
Secondo Dettling, non bisogna opporsi solo all’immigrazione di massa, ma anche alla progressiva islamizzazione. «Non vogliamo una situazione come quella della Germania, dove alcuni studenti di Berlino hanno costretto un insegnante a dimettersi perché gay. Gli hanno detto: “Qui comanda l’Islam!”».
La libera circolazione delle persone non porta maggiore benessere
Secondo il relatore ospite Reiner Eichenberger, professore di economia all’Università di Friburgo, anche l’immigrazione dovuta alla libera circolazione delle persone è «una mina esplosiva per la Svizzera». Eichenberger ha sfatato il mito secondo cui l’immigrazione porterebbe benessere alla popolazione svizzera: «Rispetto al resto d’Europa, la Svizzera ha il più alto tasso di crescita demografica, ma un reddito pro capite piuttosto basso.» È anche falso che l’immigrazione sia necessaria per ridurre la carenza di manodopera qualificata. «È vero il contrario: l’immigrazione alimenta la carenza di manodopera qualificata.» Secondo Reiner Eichenberger, la revoca della libera circolazione delle persone e quindi l’abolizione degli accordi bilaterali I sarebbero facilmente gestibili per la Svizzera, come dimostra uno studio commissionato dalla Confederazione.
Le soluzioni dell’UDC
Come se le sfide esistenti non fossero già abbastanza grandi, il Consiglio federale e gli altri partiti vogliono facilitare ulteriormente l’immigrazione con il trattato di sottomissione all’UE. I cittadini dell’UE dovrebbero ottenere il diritto di soggiorno permanente in Svizzera già dopo 5 anni invece che dopo 10, anche se sono disoccupati o vivono grazie all’assistenza sociale.
Con una cosiddetta clausola di salvaguardia, secondo il consigliere federale socialista Jans, la Svizzera potrà utilizzare un «estintore» contro l’immigrazione di massa. «Sappiamo già oggi che questa clausola di salvaguardia è del tutto inefficace, nient’altro che un sedativo!», ha affermato il consigliere nazionale Mike Egger (SG).
L’UDC dichiara chiaramente: basta con l’immigrazione incontrollata e il caos nel settore dell’asilo! «Con l’iniziativa sulla sostenibilità e quella sulla protezione delle frontiere presentiamo soluzioni concrete per proteggere la Svizzera e preservare la qualità della vita, la sicurezza e la libertà di tutti», afferma Egger. «Siamo l’unico partito che individua i problemi e offre soluzioni concrete».
I delegati dicono chiaramente no all’iniziativa della Gioventù Socialista e all’eID
Per la votazione del 28 settembre sulla legge sull’identità elettronica (legge federale sul mezzo d’identificazione elettronico e altri mezzi di autenticazione elettronici), i delegati hanno deciso con 241 voti contrari, 52 favorevoli e 5 astensioni di raccomandare il NO. Per il progetto di abolizione del valore locativo (Decreto federale concernente l’imposta immobiliare cantonale sulle abitazioni secondarie), i delegati dell’UDC Svizzera avevano già deciso il 29 marzo di raccomandare il SÌ.
In merito all’iniziativa della Gioventù Socialista Svizzera (iniziativa popolare «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)»), i delegati hanno deciso all’unanimità di raccomandare il NO. La votazione si terrà il 30 novembre.
All’assemblea di Sciaffusa hanno partecipato 341 delegati e 116 ospiti.