Comunicato stampa

La sovranità della Svizzera non è negoziabile

Invece di chiarire in modo inequivocabile a Bruxelles che la sovranità della Svizzera non è negoziabile, la maggioranza di centro-sinistra del Consiglio federale si sta impegnando in una disonesta messa in scena. Stanno negoziando una serie di argomenti secondari e sono ancora pronti a cedere la sovranità della Svizzera e ad assoggettare il nostro paese all’UE. L’UDC vi si opporrà con tutti i mezzi a sua disposizione.

Condividi Stampa articolo

I “colloqui esplorativi” tenuti dal Consiglio federale in vista di nuovi negoziati con l’UE sono puramente di facciata: il Consiglio federale sta negoziando questioni secondarie, ma è ancora pronto a trasformare la Svizzera in una colonia legislativa dell’UE.

L’aspetto particolarmente inquietante è che, a quanto pare, il Consiglio federale ha già anticipato i futuri risultati dei negoziati in trattative segrete con l’UE e li ha riassunti in un rapporto segreto, il cosiddetto “Common Understanding”. Si dice che il Consiglio federale abbia accettato incondizionatamente l’adozione automatica del diritto dell’UE, la subordinazione alla Corte di Giustizia europea, l’applicazione di sanzioni contro la Svizzera in caso di mancato rispetto delle direttive europee e il pagamento di “tasse d’accesso al mercato” annuali per un ammontare complessivo di svariati miliardi. Non sorprende che tutto ciò sia diventato pubblico solo dopo le elezioni federali.

L’UDC esige che il Consiglio federale non firmi questo rapporto segreto e renda pubblico il documento senza indugio. Il Popolo svizzero ha il diritto di sapere quali insostenibili concessioni la maggioranza di centro-sinistra del Consiglio federale è disposta a fare all’UE.

La posizione dell’UDC continua a essere chiara:

  • L’indipendenza della Svizzera non è negoziabile;
  • nessun accordo che preveda l’adozione automatica e obbligatoria (dinamica) del diritto europeo e la risoluzione delle controversie dinanzi alla Corte di giustizia europea;
  • nessuna conversione del cosiddetto miliardo di coesione, finora volontario, in un tributo da versare regolarmente (“tassa d’accesso al mercato”);
  • L’immigrazione dev’essere finalmente gestita in modo indipendente, nell’interesse del nostro Paese e in conformità con il mandato costituzionale.

Questi punti chiave devono essere finalmente chiariti in modo inequivocabile all’UE.

 
Utilizziamo cookies per personalizzare contenuti e comunicazioni, per poter offrire funzioni per media sociali e per analizzare gli accessi al nostro portale. Inoltre, trasmettiamo informazioni per l'utilizzo della nostra pagina web ai nostri partner per media sociali, pubblicità e analisi. Vedere i dettagli Vedere i dettagli
Sono d'accordo