La Svizzera dovrà accogliere volontariamente altri richiedenti asilo: il gruppo parlamentare dell’UDC respinge il patto UE sull’immigrazione e l’asilo

Da oltre 200 anni la neutralità armata garantisce pace e prosperità in Svizzera. Il gruppo parlamentare dell’UDC sostiene all’unanimità l’iniziativa sulla neutralità.

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Ogni anno centinaia di migliaia di migranti in cerca di asilo affluiscono in Europa con l’aiuto di trafficanti criminali e ONG di sinistra. La protezione delle frontiere esterne dell’UE (accordo di Schengen) funziona tanto quanto la politica di asilo dell’UE (accordo di Dublino).

Con il nuovo patto sulla migrazione e l’asilo (25.037), l’UE intende arginare l’immigrazione illegale. Che queste misure, in parte nemmeno vincolanti, abbiano l’effetto desiderato è più che dubbio. Il gruppo parlamentare dell’UDC è convinto che la Svizzera debba affrontare da sola il caos dell’asilo: con controlli alle frontiere, respingimenti e un blocco dell’asilo per i migranti che arrivano nel nostro Paese attraverso Stati sicuri.

Una maggioranza risicata della Commissione delle istituzioni politiche vuole partecipare volontariamente [!] a una «distribuzione solidale» dei migranti richiedenti asilo. Ciò significa che la Svizzera dovrà accogliere ulteriori richiedenti asilo provenienti da altri paesi dell’UE. Il gruppo parlamentare dell’UDC respinge con decisione questa ridistribuzione dei migranti richiedenti asilo.

La neutralità svizzera è in pericolo

Non lo si ripeterà mai abbastanza: da oltre 200 anni la neutralità armata protegge la Svizzera dai conflitti bellici. La neutralità svizzera garantisce la pace e la sicurezza della popolazione. Inoltre, la Svizzera può fungere da mediatrice, ma solo se tutte le parti in conflitto la considerano neutrale.

La neutralità svizzera è in pericolo: con l’adozione incondizionata delle sanzioni dell’UE, la Svizzera è diventata parte in conflitto. Il nostro Paese non è più considerato neutrale. I colloqui di pace tra Russia e Ucraina si svolgono in Arabia Saudita e Turchia.

L’iniziativa sulla neutralità (24.092) vuole sancire nella Costituzione federale la neutralità armata e perpetua. Un controprogetto diretto prevede che la neutralità svizzera sia almeno parzialmente definita. Mancano però le misure coercitive non militari (sanzioni).

Il gruppo parlamentare dell’UDC sostiene l’iniziativa sulla neutralità, che prevede un’applicazione e un’interpretazione univoca della neutralità svizzera. Nella sua formulazione attuale, il controprogetto lascia troppo spazio alla politica. Ciononostante, il gruppo parlamentare dell’UDC sostiene il controprogetto in una prima fase, al fine di poterlo perfezionare ulteriormente in seno alla commissione del Consiglio nazionale.

No al fondo climatico della sinistra ecologista

Il gruppo parlamentare respinge all’unanimità l’iniziativa sul fondo per il clima (25.022). Ancora una volta si vuole spremere la popolazione con il pretesto della protezione del clima. I promotori dell’iniziativa vogliono arrivare fino all’1 per cento del PIL svizzero, che attualmente corrisponde a circa 8 miliardi di franchi all’anno. Questa politica di ridistribuzione ecosocialista fa aumentare enormemente il costo dell’energia e danneggia il benessere della Svizzera.

 
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