Il Consiglio federale presenta la clausola di salvaguardia contro l’immigrazione eccessiva come un risultato positivo. In realtà è tutto il contrario, perché è completamente inutile. Questa finta clausola di salvaguardia ha il solo scopo di ingannare il popolo affinché approvi alle urne il trattato di sottomissione all’UE.
Il trattato di sottomissione all’UE alimenterà ulteriormente l’immigrazione. Il Consiglio federale e i suoi funzionari filoeuropei affermano che la «clausola di salvaguardia concretizzata» consentirebbe di controllare l’immigrazione, ma questo annuncio non è altro che una pillola tranquillante per la popolazione svizzera.
In realtà, la cosiddetta «clausola di salvaguardia concretizzata» è completamente inefficace.
Nell’accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE esisteva già una clausola di salvaguardia. Il Consiglio federale non ne ha mai fatto ricorso, nonostante l’immigrazione record. È quindi assolutamente disonesto che il Consiglio federale presenti ora una «clausola di salvaguardia concretizzata», che è altrettanto inefficace della precedente e che non sarà applicata.
L’UE non permetterà alcuna limitazione dell’immigrazione
La Svizzera dovrebbe ora poter ricorrere alla cosiddetta «clausola di salvaguardia» in caso di «gravi problemi economici o sociali». L’UE non acconsentirà mai all’attivazione della clausola di salvaguardia: l’UE sta attraversando un periodo di difficoltà economiche e sociali tali che, in confronto, la Svizzera sembra un paradiso. Gli Stati dell’UE non faranno concessioni alla Svizzera se c’è una tale insoddisfazione tra la loro stessa popolazione.
È un’ipocrisia che il consigliere federale PS Beat Jans venda questa nuova “clausola di salvaguardia dell’UE” come un successo. Come ministro della giustizia, sta sabotando tutto ciò che potrebbe già limitare l’immigrazione eccessiva: è contrario all’iniziativa “No a una Svizzera da 10 milioni”, non fa nulla contro l’immigrazione illegale per motivi di asilo e difficilmente espelle gli stranieri criminali e i richiedenti asilo respinti.
È quindi del tutto incredibile che le stesse cerchie ora affermino di essere state in grado di «negoziare un dispositivo di protezione globale nel settore dell’immigrazione».
I sindacati tradiscono e svendono i lavoratori
Anche l’accordo tra le parti sociali in materia di protezione salariale, comunicato dal Consiglio federale, non è altro che un’illusione. Il trattato di sottomissione all’UE alimenterà ulteriormente l’immigrazione e le sue conseguenze negative.
Ciò significa che i salari continueranno a essere sotto pressione, gli affitti e i costi sanitari proseguiranno la loro impennata, i nostri sistemi di sicurezza sociale verranno ulteriormente saccheggiati, le strade e i trasporti pubblici saranno ancora più congestionati, il livello di istruzione nelle scuole diminuirà e la criminalità registrerà un’ulteriore impennata. A farne le spese sarà ancora una volta la classe media, in particolare i lavoratori e le lavoratrici i cui interessi i sindacati sostengono di rappresentare.