Comunicato stampa

Ripristinare la neutralità e la sicurezza della Svizzera: il compito del nuovo capo del DDPS

La sicurezza e la capacità di difesa della Svizzera devono essere ripristinate. Questa è la conclusione chiara della riunione di due giorni del gruppo parlamentare dell’UDC a Thun.

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Il ruolo dell’esercito svizzero è sancito dalla Costituzione federale: «difende il Paese e la sua popolazione». L’esercito svizzero deve essere in grado di adempiere autonomamente a questo compito in caso di emergenza. A tal fine, deve essere dotato di mezzi sufficienti. Il gruppo parlamentare dell’UDC ribadisce e chiede che l’aumento della spesa militare all’1% del PIL avvenga entro il 2030. 

Nel corso della riunione, il gruppo ha fatto visita al produttore di munizioni SwissP Defence (ex RUAG Ammotec) a Thun. Per l’UDC, una propria industria svizzera dell’armamento è di importanza strategica.

Il presidente del gruppo parlamentare Thomas Aeschi sottolinea: «La garanzia di sicurezza più importante per la Svizzera è la neutralità armata. Non dobbiamo lasciarci coinvolgere in conflitti stranieri e dobbiamo essere in grado di difendere la Svizzera da soli in caso di emergenza».

Il gruppo parlamentare dell’UDC si aspetta che il nuovo capo del DDPS torni al principio della neutralità armata. Invece di seguire le avventure della NATO, l’esercito deve essere riorientato verso il suo vero compito: garantire la sicurezza della popolazione svizzera.

No all’iniziativa radicale della Gioventù socialista 
Inoltre, il gruppo parlamentare dell’UDC respinge l’imposizione a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque). Non crea più giustizia, come sostengono i promotori dell’iniziativa, ma crea nuove disuguaglianze e una maggiore burocrazia (con 1,7 milioni di dichiarazioni dei redditi in più). Il gruppo parlamentare dell’UDC respinge sia l’iniziativa per la giustizia fiscale che il controprogetto indiretto e chiede invece un modello di ripartizione che svantaggi meno le coppie sposate rispetto alle coppie non sposate.

Infine, il gruppo parlamentare dell’UDC respinge all’unanimità l’iniziativa popolare «Per una politica climatica sociale finanziata in modo fiscalmente equo (Iniziativa per il futuro)». Con il pretesto della politica climatica, la Gioventù socialista e i suoi sostenitori di sinistra e verdi stanno cercando di introdurre una tassa espropriativa. Le donazioni e le successioni dovrebbero essere tassate al 50%. Questa iniziativa nata dall’invidia dell’estrema sinistra mira ai grandi patrimoni, distruggerà le imprese familiari e i posti di lavoro ad esse collegati e allontanerà dalla Svizzera i buoni contribuenti. In altre parole: distruzione della prosperità per tutti. 

Dopo la riunione del gruppo parlamentare, i Consiglieri nazionali e agli Stati si sono incontrati con giocatori di jass provenienti da tutta la Svizzera per il tradizionale torneo di jass dell’UDC nella sala dei carri armati M sulla piazza d’armi di Thun.

 
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