L’UDC ha depositato il 12 agosto 2016 la sua iniziativa “Il diritto svizzero, anziché giudici stranieri (iniziativa per l’autodeterminazione)", con 116’709 firme. Il suo obiettivo è di ristabilire il popolo e i cantoni svizzeri nel loro ruolo di legislatore supremo del paese. Di fronte a parlamento, Consiglio federale, amministrazione e giustizia che pongono sistematicamente il diritto e i giudici stranieri al di sopra delle leggi svizzere, l’iniziativa per l’autodeterminazione veglia a che la Costituzione federale ridivenga la fonte suprema del diritto svizzero e che il regime giuridico iscritto nella Costituzione si applichi senza restrizioni – a eccezione del diritto internazionale cogente.
Una maggioranza del Consiglio federale ha deciso di raccomandare il rigetto dell’iniziativa per l’autodeterminazione. È un’ulteriore prova che il Consiglio federale dà, da tempo e senza averne la competenza, priorità ai trattati internazionali rispetto alle leggi svizzere, minando nel contempo la sovranità legislativa del suo proprio paese. Ancor peggio, il governo non ha alcuna remora nell’avanzare degli argomenti assurdi per giustificare la sua posizione.
L’iniziativa per l’autodeterminazione “Il diritto svizzero, anziché giudici stranieri” corregge un’evoluzione letale che dura da anni. Essa ridà al sovrano svizzero il diritto di decidere il futuro del proprio paese. Eccone gli obiettivi reali, che non hanno nulla a che vedere con le ridicole affermazioni del Consiglio federale:
È da molto tempo che i diritti fondamentali sono garantiti nella Costituzione federale, e lo saranno sempre.