Le problematiche nel settore dell’asilo occupano il direttivo dell’UDC Svizzera, che si è riunito a Balsthal. Preoccupa in particolare la crescente criminalità legata all’asilo. Ogni anno arrivano decine di migliaia di approfittatori dell’asilo, criminali, illegali e terroristi, senza ostacoli nel nostro paese. Chi pronuncia la parola magica “Asilo”, di solito può restare qui. E chi è criminale non deve temere gravi conseguenze. Queste problematiche sono responsabilità della politica della coalizione Rossi-verde, primo fra tutti il ministro socialista responsabile dell’asilo, Beat Jans: rifiuta i controlli alle frontiere, tollera il turismo dell’asilo e premia gli abusi.
Dal 2000, in Svizzera sono state presentate mezzo milione di richieste d’asilo. E sebbene la maggior parte dei richiedenti asilo non sia composta da rifugiati, di solito rimangono nel nostro paese. Spesso si tratta di giovani uomini musulmani. I primi dieci paesi di origine sono: Afghanistan, Turchia, Eritrea, Algeria, Marocco, Siria, Somalia, Georgia, Tunisia e Iran.
Le conseguenze di questa politica dell’asilo sono sconcertanti, in particolare per quanto riguarda la sicurezza interna. «Non passa giorno senza stupri, accoltellamenti, furti», afferma Pascal Schmid, consigliere nazionale (TG) e responsabile per il dossier dell’asilo. Lo stato di diritto fallisce di fronte ai criminali richiedenti d’asilo. «Escono con pene troppo miti – un nordafricano non si impressiona con una pena condizionale.» Anche il migrante afgano che ha profanato la Madonna di Einsiedeln è stato trattato con guanti di velluto. Invece di essere punito ed espulso, dopo una diagnosi psichiatrica è stato preso a carico dallo stato e quindi finanziato con i soldi dei contribuenti.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg: nel 2023 in Svizzera sono stati commessi 522.558 crimini, il 14% in più rispetto al 2022. Il 56% dei criminali sono stranieri e il 25% sono migranti richiedenti asilo, illegali e turisti del crimine! I migranti richiedenti asilo commettono 9 volte più stupri, 19 volte più rapine e 113 volte più furti con scasso rispetto agli svizzeri. Le bande criminali e le strutture mafiose si stanno diffondendo.
«Si rischiano situazioni simili a quelle di Svezia, Belgio e Germania», afferma Schmid. «Il responsabile di questa situazione è il ministro della giustizia e responsabile dell’asilo Jans. Ma invece di fare qualcosa, peggiora la situazione – regalando l’asilo a 5.000 donne afghane e facilitando il ricongiungimento familiare.» In Germania, i migranti richiedenti asilo provenienti da Afghanistan o Siria uccidono bambini, donne e uomini a scadenza regolare. Solo pochi giorni fa, un afgano ha accoltellato a morte un bambino di due anni e chi l’aveva in custodia. «Questa politica dell’asilo è dannosa, mette a rischio la sicurezza interna ed è contro la nostra popolazione. Se non vogliamo che in Svizzera si verifichino queste condizioni, dobbiamo agire ora», afferma Schmid. In pratica significa: controllare le frontiere, far rispettare le regole, tolleranza zero verso i criminali richiedenti d’asilo, respinti, illegali, non integrabili e chi riceve assistenza sociale permanente deve lasciare la Svizzera. Queste sono anche le richieste dell’iniziativa popolare lanciata dall’UDC «Fermare gli abusi nell’asilo (iniziativa per la protezione delle frontiere)». La politica dei palliativi non è più sufficiente: serve un’inversione di rotta! Gli interessi della nostra popolazione devono essere messi al centro – e non quelli di tutti gli altri.
Un chiaro no all’iniziativa di impoverimento dei Giovani Verdi
Il direttivo del partito raccomanderà all’unanimità, ai delegati dell’UDC Svizzera, di votare no all’iniziativa popolare dei Giovani Verdi «Per un’economia responsabile entro i limiti del pianeta (iniziativa per una responsabilità ambientale)» in occasione dell’Assemblea di domani. Il consigliere nazionale Thomas Burgherr (AG) l’ha detto chiaramente. «Le conseguenze sono: disoccupazione e aumento dei prezzi. L’iniziativa per l’impoverimento trasformerà la Svizzera in un Afghanistan.»
Dopo la riunione, il direttivo del partito e i rappresentanti eletti si sono incontrati con la popolazione locale in piazza Kreuzplatz a Balsthal per un incontro informale durante un evento SVP “bi de Lüt”.