Il 13 giugno prossimo, il Popolo svizzero si esprimerà sulla revisione della Legge sul CO2. Una legge che non comporta nulla per il clima globale ma ha conseguenze negative per la Svizzera. Impone una serie di divieti, obblighi, tasse e imposte supplementari alle persone e alle imprese – e questo proprio in tempi di crisi. Discrimina anche la popolazione rurale, perché rende la mobilità così costosa che in futuro solo i ricchi potranno viaggiare in auto. L’UDC è l’unico partito politico che combatte questa legge inutile e costosa.
La legge sul CO2 promossa dalla sinistra non avrà alcun effetto sul clima globale. Per contro, la Svizzera ha già fatto notevoli progressi nella protezione del clima. Ha ridotto le sue emissioni di CO2 pro capite del 24% negli ultimi 10 anni. Dato che salirà al 54% entro il 2030. Tutto ciò grazie all’innovazione e al progresso tecnologico e senza divieti e imposizioni di stampo socialista.
L’accettazione della Legge sul CO2 avrebbe conseguenze estremamente negative per la Svizzera, anche perché causerebbe innumerevoli problemi sociali. Per molte persone, infatti, la mobilità non sarebbe più accessibile. “I viaggi in auto e le vacanze in aereo diventeranno presto privilegi per soli ricchi? Purtroppo sarà così se il popolo accetta questa legge imposta dalla sinistra”, ha detto Christian Imark, Consigliere nazionale e capo della campagna contro la Legge sul CO2, in una conferenza stampa a Berna. Lo stesso vale per i sistemi di riscaldamento. La Legge sul CO2 richiede la sostituzione di tutti i sistemi di riscaldamento a olio e a gas. “Ma dove troveranno le famiglie e gli anziani i 100.000-150.000 franchi necessari per ristrutturare le loro case? La maggior parte delle case da ristrutturare appartengono a pensionati, quindi la nuova legge colpirebbe particolarmente questa fascia della popolazione.
Una fascia ricca della popolazione sta comprando la “protezione del clima” a spese della popolazione rurale
Ma non è tutto, anche la popolazione rurale sarebbe discriminata dalla Legge sul CO2. Ancora una volta il conto sarà pagato dalla classe media, in particolare dai lavoratori, dalle famiglie, dagli artigiani rurali, dagli agricoltori e dai commercianti. Essi hanno bisogno di automobili, veicoli di trasporto e macchine agricole. Il consigliere federale Sommaruga vorrebbe farci credere che La legge sul CO2 costa solo 100 Franchi all’anno. Ciò è assolutamente falso. In realtà, le nuove tasse comporterebbero costi aggiuntivi fino a 1.000 Franchi all’anno per una famiglia di quattro persone. “Una fascia elitaria della popolazione, che può permettersi auto elettriche, le ultime tecnologie per il riscaldamento e l’alloggio, così come biglietti aerei più costosi, si sta silenziosamente facendo finanziare la sua “protezione del clima” dalla classe media, dalla gente comune, dalle famiglie”, ha spiegato Monika Rüegger, Consigliera nazionale e membro della Commissione dell’ambiante. “È così che funziona il mercato delle indulgenze del XXI secolo”, ha concluso.
Anche gran parte delle PMI sarebbe massicciamente svantaggiata dalla nuova legge sul CO2 e questo nel bel mezzo di una crisi pandemica che sta spingendo molte imprese sull’orlo della rovina. “È chiaro che l’aumento dei costi causato dalla legge sul CO2 indebolirà la produzione in Svizzera con conseguente trasferimento di molti posti di lavoro all’estero”, ha detto Diana Gutjahr, Consigliera nazionale e direttrice d’azienda. Le industrie che sostengono la legge lo fanno per interesse personale, poiché ne beneficiano direttamente. “È irresponsabile ed egoistico sostenere una legge che è dannosa per la maggior parte delle persone e delle imprese di questo paese per puro profitto personale”, ha detto Gutjahr.
“Nella votazione federale del 2017, il 78,7% dei cittadini ha approvato l’iniziativa “Per la sicurezza alimentare”, che garantisce alla popolazione svizzera un approvvigionamento di cibo di qualità a un prezzo accessibile”, ha ricordato André Page, Consigliere nazionale e agricoltore. “Ma come può funzionare con una legge sul CO2 che impone tasse ecologiche insensate che aumentano i costi? Infatti, l’aumento dei costi di trasporto e di produzione porterà inevitabilmente a un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e di altri beni prodotti in Svizzera. Per tutte queste ragioni, questa Legge sul CO2 voluta dalla sinistra deve essere respinta il 13 giugno”, ha concluso Pierre-André Page.