Il Consiglio federale ha deciso. Il trattato di sottomissione all’UE non è soggetto a referendum obbligatorio. Quindi non sarà sottoposto né ai Cantoni né, necessariamente, al popolo. È uno scandalo! Ma purtroppo è anche un segno della coerenza del Consiglio federale.
Nell’aprile 2000, l’ex consigliere federale Christoph Blocher ha pubblicato il testo che ha fatto discutere «Libertà invece di socialismo». In quel testo, ha messo in evidenza il problema principale di quella dottrina che non rispetta le persone: il «primato della politica».
Se tutto viene deciso dalla politica, non c’è spazio per le persone libere. Questo vuol dire anche che non c’è bisogno dell’autodeterminazione individuale e, ovviamente, della democrazia. «Primato della politica» vuol dire che tutto viene deciso da uno Stato burocratico e tecnocratico, soprattutto le opinioni che i cittadini devono accettare.
Il testo di Blocher è più attuale che mai. Soprattutto nell’UE, il «primato della politica» sta tornando alla ribalta. Il «Green Deal» è un esempio di potere centralizzato. La presidente della Commissione europea von der Leyen ha ribadito a Davos nel 2024 la subordinazione dell’economia alla politica: «Mai prima d’ora è stato così importante integrare più strettamente il settore pubblico e quello privato.»
L’UE usa lo stesso «primato della politica» per reprimere la democrazia. Se un membro come la Polonia si oppone alle decisioni della Commissione europea, l’UE taglia i fondi al Paese. Se l’Ungheria minaccia di porre il veto, si vota in fretta quando non c’è nessun rappresentante ungherese.
Anche il Consiglio federale sta cercando di imitare il «primato della politica»? Le sue decisioni influenzano sempre di più l’economia e la società, anche perché gli piace seguire le regole dell’UE. Ora sembra che voglia anche mettere da parte la democrazia, proprio come fa l’UE. La decisione del Consiglio federale di seguire l’esempio poco democratico dell’UE è triste e dannosa.
Come conclude Blocher il suo appello ai «socialisti di tutti i partiti»? Con un appello alla libertà. Anche noi oggi siamo chiamati a difendere la sorella gemella dell’idea di libertà, la democrazia. Il socialismo dell’UE vuole distruggerla. I cittadini svizzeri liberi devono difendere la libertà e la democrazia e quindi opporsi al trattato di sottomissione all’UE.
P.S. Il 1° maggio 2025, l’ex consigliere federale Christoph Blocher ha letto il testo «Libertà invece di socialismo». Puoi leggerlo o ascoltarlo in qualsiasi momento su: https://kontrafunk.radio/de/sendung-nachhoeren/sondersendung/carte-blanche/christoph-blocher-freiheit-statt-sozialismus