Il numero di richiedenti l’asilo sta esplodendo. Ma la maggior parte dei richiedenti asilo non sono rifugiati. Si tratta di migranti economici che vogliono semplicemente una vita migliore, di solito a spese dei contribuenti svizzeri. Ecco perché abbiamo bisogno di un riorientamento della politica d’asilo. Siamo lieti di notare che il PLR, che fino a poco tempo fa rifiutava qualsiasi inasprimento delle normative, ora vuole adottare una linea dura in materia d’asilo.
Il fallimento della politica d’asilo svizzera è visibile già solo nelle ultime cifre: solo nel 2022 sono state presentate in Svizzera 24.511 richieste d’asilo, ovvero il 64,2% in più rispetto al 2021. Per il 2023, il governo federale prevede addirittura fino a 40.000 nuovi migranti richiedenti l’asilo.
La maggior parte di queste persone non sono rifugiati. Si tratta soprattutto di giovani uomini provenienti da Afghanistan, Eritrea e Turchia, di solito senza un vero motivo per chiedere rifugio. Cercano una vita migliore e vogliono entrare nel nostro generoso sistema sociale.
Bande criminali li fanno passare attraverso decine di paesi sicuri. Quelli che riescono ad arrivare in Svizzera vengono premiati con il falso status di “ammissione temporanea”. In concreto, ciò significa che queste persone rimarranno qui per sempre, nella maggior parte dei casi per anni o decenni, a spese dei contribuenti svizzeri. Alla fine del 2022, 44.806 persone appartenevano a questa falsa categoria e il numero cresce di anno in anno.
Il fallimento della politica d’asilo è responsabilità della maggioranza del centro-sinistra in Parlamento e in Consiglio Federale. Invece di arrestare definitivamente l’immigrazione dei parassiti dell’asilo, stanno cercando posti letto, caserme, strutture di protezione civile e palestre per ospitarne un numero ancora maggiore. Le conseguenze di questa politica? I costi, la criminalità e i problemi di integrazione stanno esplodendo.
Siamo lieti di constatare che ora possiamo contare sul sostegno del PLR alle nostre richieste. Fino a poco tempo fa, i liberali in Consiglio Nazionale rifiutavano all’unanimità qualsiasi inasprimento della politica d’asilo:
21.420 I richiedenti che transitano attraverso un Paese sicuro non sono rifugiati
20.3845 Esame del DNA obbligatorio in caso di ricongiungimento famigliare dall’estero
20.4300 Migranti economici terroristi. Essenziale l’azione ai confini
19.3035 Una “Assicurazione malattie light” per persone con statuto di soggiorno incerto
19.3998 Promuovere l’integrazione dei rifugiati riconosciuti nei comuni