Autori di reati violenti in materia d’asilo provenienti dall’Eritrea: un caso di studio

In seguito al suo brutale atto di violenza, un richiedente asilo è stato condannato a dieci anni di carcere. Il caso è esemplare della follia dell’asilo che regna in Svizzera.

Pascal Schmid
Pascal Schmid
Consigliere nazionale Weinfelden (CH) (TG)
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Il fatto
Febbraio 2023: un eritreo picchia due donne che non conosce alla stazione centrale di Zurigo. Una donna italiana di 55 anni subisce gravi lesioni. L’aggressore prende a calci le gambe della donna, facendola cadere a terra. Poi “ha ripetutamente colpito la vittima con calci in faccia con i suoi pesanti stivali invernali”.¹

La vittima
La donna italiana perde i sensi e riporta gravi ferite. Il suo volto è ancora oggi sfigurato e soffre di problemi alla vista. La donna non può lavorare e sta seguendo una terapia.

Il colpevole
L’eritreo è arrivato in Svizzera nel 2013. L’allora 17enne è fuggito dall’Eritrea perché non voleva arruolarsi nell’esercito. Ora è un rifugiato riconosciuto. Dal 2021 vive con l’assistenza sociale.

Precedenti penali violenti
Il rifugiato riconosciuto ha sei precedenti condanne per reati violenti tra il 2018 e il 2022. Nonostante ciò, rimane un rifugiato riconosciuto.
Nel dicembre 2022, l’eritreo viene rilasciato anticipatamente dal carcere, a condizione che completi un “training antiaggressione”. Nel febbraio 2023 commette un brutale atto di violenza alla stazione centrale di Zurigo.

Vacanze in Etiopia/Eritrea
L’eritreo stava tornando a casa dall’Etiopia. Il pubblico ministero ipotizza che lui e suo fratello si siano recati in Eritrea. La loro “vacanza” nello “Stato persecutore” è durata in totale un mese.

La sentenza: terapia anziché punizione
Gennaio 2025: il tribunale distrettuale di Zurigo condanna il “rifiugiato riconosciuto” a 10 anni di reclusione con espulsione dal paese. Tuttavia, la sentenza non viene eseguita perché il violento criminale è “altamente inabile a sostenere un processo” secondo un esperto e viene annullata a favore di una terapia ospedaliera. Da cinque mesi il criminale è ricoverato nel reparto di alta sicurezza della clinica psichiatrica di Rheinau. La misura avrà una durata complessiva di cinque anni, con possibilità di proroga.

I costi 
L’alloggio nel reparto di massima sicurezza costa circa 1’800 franchi al giorno² ossia circa 50’000 franchi al mese. Ovvero circa 600’000 franchi all’anno.
La vittima principale riceve un risarcimento di 100’000 franchi, teoricamente dall’autore del reato. In realtà, all’Aiuto alle vittime di reati, ovvero dai contribuenti.
A ciò si aggiungono i costi precedenti per le procedure di asilo, l’alloggio, le misure di integrazione statale, l’istruzione, il sistema penale, l’assistenza sociale, gli avvocati gratuiti, ecc.

La normale follia dell’asilo in Svizzera

  • Decine di migliaia di falsi rifugiati arrivano in Svizzera ogni anno grazie a bande di trafficanti criminali.
  • Anche se quasi tutti entrano attraverso paesi terzi sicuri, viene loro concesso l’asilo o l’“ammissione temporanea”, che in realtà è un permesso di soggiorno permanente.
  • L’asilo è un lasciapassare per lo stato sociale svizzero.
  • Anche chi commette reati e violenze rimane nel paese.
  • I presunti perseguitati vanno in vacanza nello “Stato persecutore”.
  • Tutti gli interrogatori vengono tradotti, in questo caso in tigrino, anche se l’uomo vive in Svizzera da più di dieci anni.
  • Invece di essere condannato all’espulsione dal paese, il colpevole riceve una terapia di lusso a spese del contribuente.
  • Non vengono eseguite le espulsioni
  • I costi dell’asilo all’anno solo a livello federale ammontano a circa 3,5 miliardi di franchi. A questi si aggiungono altri costi che ammontano a miliardi per i Cantoni e i Comuni, oltre ai costi aggiunti nel sistema sanitario, nel processo penale, nell’istruzione, ecc.

Quando è troppo è troppo! Questa follia dell’asilo a spese della nostra popolazione deve essere fermata. Con l’iniziativa dell’UDC per la protezione delle frontiere si introducono controlli sistematici alle frontiere del paese e nessun asilo per i migranti illegali che entrano in Svizzera attraverso paesi sicuri.

Se vuoi fermare l’abuso di asilo: firma subito l’iniziativa per la protezione delle frontiere!

¹ Zürich: Eritreer geht am Hauptbahnhof auf zwei Frauen los. Nun wurde er bestraft
² Kranke im Strafvollzug – Die Psychiater im Gefängnis kosten Hunderte Millionen | Berner Zeitung

Pascal Schmid
Pascal Schmid
Consigliere nazionale Weinfelden (CH) (TG)
 
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