L’Unione Europea, attualmente in crisi, è urgentemente alla ricerca di nuovi contribuenti netti. Con il trattato di sottomissione, la Svizzera dovrebbe versare miliardi su miliardi a Bruxelles. L’UE sfrutterebbe i contribuenti svizzeri come una mucca da mungere. I costi diretti di questo trattato sono già di per sé esorbitanti. Ciò che i sostenitori dell’UE omettono di menzionare è che anche i costi indiretti ammontano a miliardi.
Quando si tratta delle conseguenze finanziarie del trattato di sottomissione all’UE, è opportuno innanzitutto confrontare gli indicatori economici della Svizzera con quelli dell’UE. Questi indicatori hanno un impatto significativo sulle finanze, sulla capacità finanziaria dei cittadini e, in ultima analisi, sul loro benessere. Un legame istituzionale con l’UE e l’adozione dinamica, ovvero automatica, del diritto comunitario porterebbe inevitabilmente a un allineamento di questi indicatori, con evidenti svantaggi per la Svizzera!
Indicatori chiave | EU | Svizzera |
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PIL pro capite (nominale) | ca. 37’000 EUR | ca. 108’000 EUR |
Tasso di crescita del PIL (reale) | ca. 0,5–1,0 % | ca. 1,3 % |
Tasso di inflazione | ca. 6,4 % | ca. 2,1 % |
Tasso di disoccupazione | ca. 6 % | ca. 2,0–2,1 % |
Disoccupazione giovanile | ca. 14–15 % | ca. 2,3–2,5 % |
Debito pubblico (% del PIL) | ca. 83–85 % | ca. 30 % |
Interessi sul debito (% del PIL) | GER 2 %, SPA 4 % | 0,3 % |
FRA 5 %, ITA 6 % | ||
Aliquote IVA | 17–27 % | 8,1 % |
Un assegno in bianco per l’UE
L’accordo previsto su un contributo finanziario regolare della Svizzera all’UE costituisce un grave intervento nella nostra sovranità di bilancio e nella democrazia diretta. Esso obbliga la Svizzera a versare miliardi di franchi permanentemente, senza che il Parlamento o il popolo abbiano un controllo effettivo sull’utilizzo di questi fondi fiscali. Già per gli anni dal 2024 al 2029 sono previsti contributi annuali di 130 milioni di franchi, seguiti da 350 milioni di franchi all’anno. Per il periodo dal 2030 al 2036, l’importo totale ammonta a 2,45 miliardi di franchi. A partire dal 2036 entrerà in vigore un meccanismo di pagamento permanente con adeguamento automatico da parte dell’UE, compreso un aumento fino al 10 % per motivi puramente «politici». Con il trattato di sottomissione all’UE, quest’ultima otterrebbe dalla Svizzera un assegno in bianco che si rinnoverebbe automaticamente da una legislatura all’altra.
Aumento dei costi invece di stabilità
La Svizzera ha già versato retroattivamente oltre 600 milioni di franchi per i programmi dell’UE, senza referendum popolare. Con il trattato di sottomissione all’UE si aggiungono ulteriori contributi diretti per miliardi di franchi a favore dei programmi dell’UE:
E questa è solo la punta dell’iceberg. Con il trattato di sottomissione all’UE, i contribuenti svizzeri dovranno sostenere ulteriori costi indiretti significativi:
Nuovi obblighi – pochi vantaggi
Gli altri accordi dell’UE comportano obblighi, ma offrono scarsi vantaggi in cambio:
Il trattato di sottomissione all’UE limita la nostra libertà d’azione politica e comporta costi conseguenti ingenti, che vengono volutamente omessi dai sostenitori dell’UE. In altre parole: con questo trattato, noi cittadini svizzeri non avremo più voce in capitolo e saremo tenuti a inviare a Bruxelles il denaro che abbiamo guadagnato con fatica.
Occultamento dei costi reali
Particolarmente preoccupante è la mancanza di trasparenza. Molti importi non vengono quantificati o vengono presentati in modo superficiale e sommario. Il Consiglio federale si limita a fare riferimento alle «risorse esistenti» laddove occorre creare nuovi posti di lavoro. Ci distrae l’attenzione sui costi sociali, nonostante studi indipendenti prevedano oneri aggiuntivi significativi. Il pacchetto di accordi con l’UE rappresenta un pozzo senza fondo che vincolerà finanziariamente le generazioni future e ci assoggetterà a politiche e giudici stranieri.
Conclusione: un errore storico
I sostenitori sottolineano l’accesso al mercato e la stabilità. Tuttavia, a cosa serve un accesso al mercato che è più costoso dei benefici che apporta? Con il trattato di sottomissione, la Svizzera diventa un contribuente netto permanente di un’unione di trasferimento dell’UE, senza diritto di codecisione, senza garanzie e con rischi incalcolabili. Le nostre tasse devono essere investite nella nostra popolazione, nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’economia, non nelle casse straniere. La sovranità finanziaria è un pilastro fondamentale del nostro successo. Un accordo che prevede pagamenti miliardari senza diritto di partecipazione mina la nostra democrazia diretta e la nostra indipendenza. Gli elettori hanno diritto alla piena trasparenza e il dovere di impedire questo errore storico.