SÌ alla riforma della LPP il 22 settembre: qualsiasi altra cosa sarebbe irresponsabile nei confronti dei lavoratori a basso reddito

Come agricoltore di montagna, autista professionista, imprenditore e gestore di un ristorante nel mio comune, sono direttamente interessato dalla riforma della LPP. I miei dipendenti del ristorante lavorano tutti a tempo parziale e quindi hanno un reddito basso. La riforma fornirà loro una migliore protezione. La riforma della LPP rafforza il nostro collaudato sistema a 3 pilastri per il futuro.

Thomas Knutti
Thomas Knutti
Consigliere nazionale Weissenburg (CH) (BE)
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Oggi, molti dipendenti con lavori part-time e multipli spesso non sono in grado di risparmiare per una pensione LPP. Anche molti dipendenti con stipendi bassi non ricevono una pensione LPP. Si tratta di un enorme svantaggio. Se diciamo SÌ alla riforma LPP il 22 settembre 2024, in futuro circa 100’000 redditi aggiuntivi saranno assicurati nel secondo pilastro. Ciò consentirà ai lavoratori part-time e multipli (la maggior parte dei quali sono donne) e alle persone con salari bassi di risparmiare per una pensione LPP e di ricevere i contributi del datore di lavoro. I loro contributi vengono solitamente triplicati dai contributi del datore di lavoro e dagli interessi fino al momento del pensionamento. Tuttavia, anche i lavoratori over 50 beneficiano della riforma LPP, in quanto i loro contributi LPP vengono ridotti, migliorando così le loro possibilità sul mercato del lavoro.

Più riusciamo a risparmiare mentre lavoriamo, minore è il rischio di dover fare affidamento sulle prestazioni integrative e sull’assistenza sociale in età avanzata. Con il sistema a 3 pilastri, la nostra previdenza è stabile.

Sono passati 20 anni dall’ultima riforma del secondo pilastro e gli attuali tassi di conversione nel regime obbligatorio LPP sono ormai troppo alti. Il mondo del lavoro è cambiato e stiamo invecchiando sempre di più. Il regime pensionistico deve quindi essere adattato alle esigenze sociali ed economiche.

Il fatto è che viviamo sempre più a lungo e il capitale che abbiamo risparmiato deve durare più a lungo. Come datore di lavoro, riconosco la mia responsabilità e sono disposto a pagare il 50% dei contributi LPP. Pertanto, dico SÌ alla riforma della LPP e le chiedo di fare lo stesso.

Thomas Knutti
Thomas Knutti
Consigliere nazionale Weissenburg (CH) (BE)
 
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