Comunicato stampa

Un allentamento anziché un inasprimento: il ministro dell’asilo Jans mostra il suo vero volto

Invece di inasprire il sistema di asilo come era stato annunciato in precedenza, il Consiglio federale, sotto la guida del ministro dell’asilo Beat Jans, ha ceduto alle richieste dei giudici di Strasburgo. Le persone ammesse temporaneamente – cioè i richiedenti l‘asilo respinti – potranno ora portare le loro famiglie in Svizzera ancora più rapidamente.

Condividi Stampa articolo

Il consigliere federale del PS Beat Jans mostra ancora una volta il suo vero volto: invece di inasprire le regole sull’asilo, come aveva annunciato a gran voce, il ministro dell’asilo cerca di allentarle. Il periodo di attesa per il ricongiungimento familiare sarà ridotto da tre a due anni per le persone ammesse temporaneamente. Questo significa che i richiedenti l’asilo respinti, che dovrebbero lasciare la Svizzera il prima possibile, potranno portare la loro famiglia in Svizzera ancora più velocemente.

La maggioranza di centro-sinistra del Consiglio federale mette in atto così una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU), con enormi ripercussioni sui costi per la popolazione svizzera: la sola Confederazione ha stanziato 4 miliardi di franchi per l’asilo nel 2023. Per una famiglia di quattro persone, si tratta di 1’800 franchi di tasse. Altri miliardi saranno sostenuti dai Cantoni e dai Comuni. Il popolo svizzero – che deve pagare questa follia dell’asilo con i soldi delle proprie tasse – non ha più voce in capitolo in questo argomento.

Inoltre, il caos in materia di asilo causato dal centro-sinistra sta portando anche a un massiccio aumento della criminalità. Furti, rapine, lesioni personali gravi – i reati penali sono aumentati del 14%, raggiungendo i 522’558 casi nel 2023. Si tratta di ben 1’431 reati al giorno! Secondo le statistiche sulla criminalità, la percentuale di stranieri e richiedenti l’asilo criminali è aumentata notevolmente, sia in cifre assolute che in rapporto alla popolazione. Il 56% delle persone accusate di reati penali sono straniere e la percentuale di richiedenti l’asilo è particolarmente elevata. La popolazione svizzera non si sente più sicura nel proprio Paese.

È evidente che il ministro dell’asilo del PS Jans non è disposto a fermare la situazione caotica in materia d’asilo. Ciò rende ancora più necessaria l’iniziativa dell’UDC per la protezione delle frontiere. Questa richiede controlli sistematici alle frontiere e l’eliminazione delle procedure di asilo per i migranti che arrivano in Svizzera attraverso Paesi terzi sicuri con l’aiuto di bande criminali di trafficanti. Inoltre, il mandato costituzionale deve essere attuato e gli stranieri criminali devono essere espulsi senza eccezioni.

 
Utilizziamo cookies per personalizzare contenuti e comunicazioni, per poter offrire funzioni per media sociali e per analizzare gli accessi al nostro portale. Inoltre, trasmettiamo informazioni per l'utilizzo della nostra pagina web ai nostri partner per media sociali, pubblicità e analisi. Vedere i dettagli Vedere i dettagli
Sono d'accordo