Mentre i paesi vicini riconoscono da tempo la necessità di controllare le frontiere, il consigliere federale Beat Jans si comporta come se le frontiere aperte fossero un segno di solidarietà. Uno sguardo alla Germania dimostra il contrario: in due settimane, le autorità hanno impedito 2’500 ingressi non autorizzati. E noi? Noi lasciamo i cancelli spalancati.
Il Consiglio federale continua a sostenere che i controlli alle frontiere sono inutili. Invece di fornire motivi per non fare nulla, sarebbe meglio agire. I dati della Germania dimostrano ciò che il buon senso già suggerisce: i controlli alle frontiere sono utili! Non si tratta solo di ingressi non autorizzati: anche i contrabbandieri e i turisti criminali traggono vantaggio dall’apertura delle frontiere. In Germania sono stati catturati 49 contrabbandieri. Quanti probabilmente operano indisturbati in Svizzera? E quanti crimini si sarebbero potuti evitare e quanti soldi si sarebbero potuti risparmiare se il Consiglio Federale avesse agito già un anno fa?
Gli avvocati pro bono per l’asilo denunciano gli agenti di polizia
I controlli alle frontiere sono così importanti anche perché non permettiamo quasi mai agli espulsi e agli immigrati clandestini di lasciare il paese. Chiunque abbia messo piede sul suolo svizzero è praticamente sempre autorizzato a rimanere. La maggior parte dei richiedenti asilo viene respinta, (troppi) vengono ammessi temporaneamente, il resto rimane illegale. L’industria dell’asilo e dei rifugiati, ben collegata, è pronta a fornire assistenza e consigli per impedire le deportazioni.
Le conseguenze? Nessuna! Chi è indisciplinato e non si preoccupa delle nostre leggi viene premiato: chi urla, picchia e sputa evita comunque l’espulsione. Se gli agenti di polizia usano la coercizione, vengono denunciati alla polizia con l’aiuto di avvocati pro bono per l’asilo. Gli autori diventano vittime, gli agenti di polizia diventano imputati. Questo mina la fiducia nello stato di diritto e costa milioni di franchi in tasse.
Paradiso per richiedenti asilo, immigrati clandestini e criminali
La protezione della popolazione inizia alle frontiere. Con ogni paese che controlla i propri confini, l’effetto di attrazione sulla Svizzera aumenta! Poiché Schengen e Dublino non funzionano più, la Svizzera deve prendere in mano la situazione. I controlli alle frontiere non sono una forma di isolamento, ma una responsabilità nei confronti della nostra popolazione. La Svizzera non deve diventare un paradiso per richiedenti asilo, immigrati clandestini e criminali! La nostra popolazione sta già pagando un prezzo elevato per questo: costi orrendi e meno sicurezza. Quando il Consigliere federale Jans se ne renderà conto?
Fermiamo la migrazione per asilo che è andata completamente fuori controllo: la maggior parte dei richiedenti asilo non sono rifugiati e provengono tutti da paesi terzi sicuri. Ecco perché i controlli alle frontiere sono necessari ora, per proteggere tutti noi! Firma l’iniziativa per la protezione delle frontiere oggi stesso!