Cantoni e comuni al limite – Stop all’asilo ora!

I rappresentanti comunali lanciano l’allarme e denunciano i problemi e gli abusi nel settore dell’asilo. L’odierna conferenza stampa dell’UDC Svizzera dimostra ancora una volta che il Consigliere federale Jans deve finalmente agire e porre fine agli abusi in materia di asilo.

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Cantoni e comuni scrivono lettere disperate al Consiglio federale. L’Associazione dei comuni svizzeri comunica con grande eco mediatica che i comuni del paese sono sull’orlo del collasso. Il procuratore generale della Confederazione Stefan Blättler descrive il drammatico sviluppo della criminalità organizzata e il forte aumento della minaccia terroristica in Svizzera. Mette in guardia da situazioni come quelle verificatesi in Svezia o Belgio.

La Svizzera ha perso il controllo.
E cosa fa il Ministro responsabile della giustizia?

Il ministro dell’asilo Beat Jans è in una situazione di stasi. Rifiuta di collaborare in Parlamento. Continua a far entrare in Svizzera decine di migliaia di parassiti e criminali dell’asilo, nonostante l’intero Paese stia soffrendo a causa della sua disastrosa politica in materia di asilo.

L’UDC Svizzera ha quindi indetto una conferenza stampa straordinaria. In tale occasione, i rappresentanti comunali hanno riferito in prima persona delle problematiche.

Monika Lienert, sindaco di Freienbach (SZ)
«Gli ucraini che non hanno un lavoro e che sono ancora sostenuti dall’assistenza sociale non fanno alcuno sforzo per trovare un impiego. Si concedono una bella vita a spese dei contribuenti svizzeri. La SEM guarda altrove. A ciò si aggiunge il fatto che nella nostra comunità circa un terzo degli ucraini ha più di 65 anni. Le richieste sono enormi. I parenti chiedono prestazioni mediche (operazioni), assistenza domiciliare o persino posti in case di riposo.»
«Per quanto riguarda gli afghani, notiamo che molti di loro non sono originari dell’Afghanistan, ma vivevano da tempo in un altro paese. Tuttavia, citano la situazione nel loro paese d’origine come motivo della loro fuga.»

Christian Pfaller, Granconsigliere (ZH) e sindaco di Bassersdorf (ZH)
«Il Consiglio federale aumenta continuamente la quota di accoglienza. Il nostro comune deve accogliere circa 180 richiedenti asilo. Per ospitarli dobbiamo affittare appartamenti, nonostante il mercato immobiliare sia ormai prosciugato. Il comune deve far fronte a costi enormi per l’alloggio, la scuola, l’assistenza sanitaria, ecc. Per l’anno in corso abbiamo stanziato 4,57 milioni di franchi. Abbiamo più volte richiamato l’attenzione del consigliere federale Jans su questa situazione problematica. Purtroppo, finora non è stato fatto nulla.»

John Moser, sindaco di Basse-Vendline (JU)
«Come comune di confine, soffriamo del turismo criminale. A ciò si aggiungono gruppi di richiedenti asilo che commettono regolarmente furti, minacciando persino di morte i dipendenti dei nostri negozi. Le ragazze adolescenti, invece, sono vittime di molestie sessuali. Posso dirvi che la gente, che deve anche pagare le spese di sostentamento di questi richiedenti asilo, è stufa! La nostra richiesta al ministro della Giustizia Beat Jans è chiara: la Svizzera deve controllare nuovamente i suoi confini nazionali. Questo è l’unico modo per fermare i migranti criminali e le bande di ladri stranieri e proteggere la nostra patria.»

Pascal Schmid, Consigliere nazionale (TG) e responsabile del dossier sull’asilo
«La situazione è grave nei Cantoni e nei Comuni. Le cifre, i costi e la criminalità sono alle stelle. Cosa non va?

La politica d’asilo svizzera è un fallimento. Peggio ancora: mette in pericolo la sicurezza della nostra popolazione. La maggior parte di coloro che arrivano non sono veri rifugiati. Eppure quasi tutti rimangono qui, come persone ammesse provvisoriamente o illegalmente.

Il turismo dell’asilo attraverso paesi terzi sicuri è tollerato nonostante gli accordi di Dublino. Il corpo delle guardie di confine è diventato un comitato di accoglienza per i migranti in cerca di asilo. La Svizzera è troppo attraente, l’immigrazione nel paese sociale è troppo facile e gli abusi sono premiati invece che puniti.

Schengen è diventato uno spazio di insicurezza, ma le frontiere svizzere rimangono ampiamente aperte. “I controlli sistematici alle frontiere non servirebbero a nulla”, afferma il ministro socialista della Giustizia Beat Jans. Tuttavia, paesi come la Germania dimostrano il contrario: grazie ai controlli alle frontiere ripristinati negli ultimi mesi, si è registrato un calo del 60% dell’immigrazione illegale e del 30% delle richieste di asilo.»

Alla luce di quanto sopra, l’UDC presenta le seguenti richieste:

Come misura immediata, la limitazione del diritto d’asilo per ridurre il numero di richiedenti: con l’art. 55 LAsi, il Consiglio federale ha la possibilità di limitare il diritto d’asilo in situazioni eccezionali.

Iniziativa per la protezione delle frontiere per fermare l’arrivo di migranti: controllare le frontiere, impedire il viaggio attraverso paesi terzi sicuri, nessun diritto di soggiorno per i non rifugiati.

A questo si aggiungono quattro interventi urgenti per la prossima sessione primaverile:

Tolleranza zero per i reati dei richiedenti asilo:

  • Nessuna procedura di asilo e nessun diritto di soggiorno per i criminali (CN: Mozione 24.3716 / CS: 24.4429).
  • Limitare in modo coerente la libertà di movimento dei criminali richiedenti asilo (CN: Mozione 24.3734 / CS: 24.4495).

Riorientare la politica di asilo e riportare il diritto di asilo al suo nucleo essenziale:

  • Chi entra passando da Paesi terzi sicuri è respinto alla frontiera (NR: Mozione 24.4321 / CS: 24.4318).
  • Imparare dalla Danimarca e dalla Svezia. Impostare il ricongiungimento familiare in funzione degli interessi della Svizzera (CN: Mozione 24.4320 / CS: 24.4444).

Il presidente del partito Marcel Dettling conclude la conferenza stampa così: «La gente è stufa della criminalità importata, dei costi miliardari nel settore dell’asilo. È stufa che gli scrocconi dell’asilo provenienti da tutto il mondo vengano finanziati per l’alloggio e il sostentamento. Signor Consigliere federale Jans, faccia finalmente il suo lavoro e fermi gli abusi in materia di asilo e la migrazione illegale!»

 
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