Un’iniziativa ecologica vuole trasformare la popolazione svizzera in vegetariani forzati

Non è necessario né un divieto nazionale sui fuochi d’artificio né una tassa obbligatoria nazionale in caso di terremoto. Il gruppo parlamentare dell’UDC respinge inoltre l’iniziativa alimentare: ancora una volta gli ecologisti radicali intendono imporre le loro idee alla popolazione svizzera.

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Il gruppo parlamentare dell’UDC respinge l’iniziativa alimentare (25.067), che dichiara di voler aumentare il grado di autosufficienza alimentare della Svizzera al 70%. In realtà, l’obiettivo dei promotori dell’iniziativa è quello di aumentare la percentuale di «alimenti vegetali». In altre parole: il consumo di carne dovrebbe essere limitato e la popolazione dovrebbe seguire una dieta vegetariana. L’UDC respinge questa imposizione ecologista nei confronti dei cittadini svizzeri. Quasi ogni anno, l’ambiente ecologista estremista propone una nuova iniziativa ostile all’agricoltura: questa continua ingerenza deve finalmente finire.

I sostenitori del divieto dei fuochi d’artificio minacciano il 1° agosto

La Svizzera non necessita di un divieto nazionale sui fuochi d’artificio nella Costituzione federale. Tale divieto è eccessivo e non rispetta le nostre tradizioni e libertà. Si tratta soprattutto di un’ingerenza indebita nell’autonomia dei nostri comuni e cantoni, i quali dispongono già oggi di strumenti efficaci per limitare – se necessario – i fuochi d’artificio, ad esempio per motivi di pericolo di incendio o di protezione degli animali. Anche la controproposta creerebbe solo nuovi divieti e ostacoli burocratici. La Svizzera non necessita di ulteriori regolamentazioni su ogni singola questione. Il gruppo UDC respinge sia l’iniziativa sui fuochi d’artificio che la controproposta (24.080 e 25.402).

Assicurazione contro i terremoti: costosa ed eccessiva

Il gruppo parlamentare dell’UDC si oppone all’introduzione di un’assicurazione nazionale contro i terremoti (24.095). In caso di sinistro, il Consiglio federale intende obbligare tutti i proprietari di immobili a versare un «contributo di solidarietà» obbligatorio. Quello che viene eufemisticamente definito «contributo di solidarietà» è in realtà un prelievo obbligatorio. Ciò comporterebbe il superamento della consolidata ripartizione delle competenze cantonali. Inoltre, i proprietari possono assicurarsi volontariamente, senza che sia necessaria una soluzione nazionale obbligatoria. La responsabilità solidale proposta dal Consiglio federale crea un pericoloso precedente: invece di sostenere il principio della responsabilità individuale, si intendono creare costosi strumenti statali. Ciò aprirebbe la porta a rischi non coperti senza un chiaro limite di costo. Il gruppo UDC chiede di non entrare nel merito del progetto e respinge il decreto federale.

 
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