L’ASNI ha oggi, assieme all’UDC, tenuto una conferenza stampa a Berna per l’avvio della raccolta firme a favore dell’Iniziativa per la limitazione. Dall’introduzione della libera circolazione con l’UE, saranno presto un milione, al netto, i nuovi immigrati nel paese. In questo modo, la Svizzera di 10 milioni di abitanti sarà presto una realtà, con conseguenze drammatiche per la nostra società. La causa di tutto ciò è un accordo assurdo con l’UE sulla libera circolazione delle persone, che dà a oltre 500 milioni di cittadini UE il diritto d’immigrare e stabilirsi nel nostro paese. Non esiste un’altra nazione indipendente al mondo che abbia rinunciato in questa misura al controllo sull’immigrazione. Il popolo deve ora correggere questa situazione, prima che sia troppo tardi e che il nostro benessere sia andato perduto.
In Negli ultimi anni, l’immigrazione in Svizzera è sfuggita a qualsiasi controllo e non è più nell’interesse del nostro popolo. Con l’iniziativa popolare per un’immigrazione moderata, l’UDC vuole perciò limitare di nuovo l’immigrazione a una misura ragionevole. Inoltre, in futuro non dovrebbe più essere permesso concedere ad altri paesi, o addirittura a interi continenti come l’UE, una libera circolazione, e dare così a intere popolazioni un diritto d’immigrazione in Svizzera, garantendo loro l’uguaglianza con gli indigeni.
Per questo, il relativo accordo con l’UE va rinegoziato e, se del caso, disdetto. Solo una decisione popolare darà al Consiglio federale la forza e l’appoggio necessari all’uopo. Se non facciamo adesso questo passo, presto non riconosceremo più il nostro paese e perderemo per sempre il benessere creato nel corso di generazioni. Non è ammissibile che oltre 500 milioni di cittadini UE abbiano un diritto a immigrare e a insediarsi liberamente nel nostro piccolo paese.
Naturalmente, le nostre imprese dovranno tuttavia anche in futuro poter reclutare all’estero la manodopera, se ne hanno però veramente bisogno e se non si trova nessuno nel paese. Come del resto facciamo già oggi con successo con i cittadini extracomunitari in tutti i continenti. Perché deve essere una decisione sovrana della Svizzera, quanta e quale immigrazione intenda concedere. Ciò è un’ovvietà per una nazione indipendente, ed è anche il motivo per il quale gli Inglesi hanno deciso di abbandonare l’UE.
Solo così possiamo assicurarci che in futuro la nostra popolazione e ogni singolo cittadino benefici davvero economicamente di un’immigrazione moderata, e non che la stessa torta debba essere suddivisa con sempre più immigranti. Il popolo svizzero deve perciò, con l’iniziativa per la limitazione dell’UDC, dare al Consiglio federale un inequivocabile mandato e all’UE inviare un chiaro messaggio: la dannosa libera circolazione delle persone deve finire, altrimenti la si disdice.
Il testo dell’iniziativa popolare federale «Per un’immigrazione moderata (Iniziativa per la limitazione)» recita:
La Costituzione federale è modificata come segue:
Art. 121b Immigrazione senza libera circolazione delle persone
1 La Svizzera disciplina autonomamente l’immigrazione degli stranieri.
2 Non possono essere conclusi nuovi trattati internazionali o assunti altri nuovi obblighi internazionali che accordino una libera circolazione delle persone a cittadini stranieri.
3 I trattati internazionali e gli altri obblighi internazionali in vigore non possono essere adeguati o estesi in modo tale da contraddire ai capoversi 1 e 2.
Art. 197, n. 12
12. Disposizione transitoria dell’art. 121b (Immigrazione senza libera circolazione delle persone)
1 Occorre condurre negoziati affinché l’Accordo del 21 giugno 1999 tra la Confederazione Svizzera, da una parte, e la Comunità europea ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone cessi di essere in vigore entro dodici mesi dall’accettazione dell’articolo 121b da parte del Popolo e dei Cantoni.
2 Se tale obiettivo non è raggiunto, nei 30 giorni successivi il Consiglio federale denuncia l’Accordo di cui al capoverso 1.
> Firmate SUBITO l’iniziiativa per la limitazione: www.iniziativa-per-la-limitazione.ch