Comunicato stampa

L’UDC si oppone alla revisione burocratica del diritto delle società anonime

Il Consiglio nazionale ha esaminato ieri e oggi la revisione del diritto delle società anonime e ha finito per approvare questo progetto con 101 voti contro 94 e 2 astensioni. Questa riforma impone all’economia molte nuove prescrizioni andanti fino all’introduzione di quote rosa nelle società quotate in borsa. Per di più, la Camera bassa ha approvato, nel quadro di questa revisione, il controprogetto nocivo all’iniziativa popolare sulla responsabilità delle imprese. Per tutte queste ragioni, il gruppo UDC s’è chiaramente opposto, nel voto globale, a questa riforma burocratica. Purtroppo, è stato ancora una volta il solo a respingere questa morsa dello Stato sull’economia. La presunta maggioranza di destra del Parlamento ha mancato un’occasione per affossare un progetto che non è certamente di destra.

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Dal punto di vista dell’UDC, le quote rosa introdotte subdolamente in questa riforma devono essere respinte. Si tratta, né più né meno, che di una nuova messa sotto tutela dell’economia da parte dello Stato. Le imprese devono avere il diritto di scegliere in tutta autonomia le loro collaboratrici e i loro collaboratori. Non è accettabile che lo Stato possa costringere le imprese quotate in borsa a occupare con donne fra il 20 e il 30% dei loro posti direttivi e dei loro seggi nei consigli d’amministrazione.

La concorrenza alla quale è esposta l’economia svizzera non sopporta nemmeno delle prescrizioni nuove e più severe nel confronto internazionale in materia di “trasparenza”. In questo modo, certe imprese svizzere dovranno in futuro fare un rapporto alle autorità pubbliche – ma visibile per la concorrenza – sui loro segreti commerciali.

Con 121 voti contro 73, il Consiglio nazionale ha inoltre approvato lo stabilimento di un legame fra il nocivo controprogetto alla cosiddetta iniziativa sulla responsabilità delle imprese e la revisione del diritto delle società anonime. Questa revisione impone alle imprese svizzere una responsabilità civile mondiale per presunte violazioni dei diritti dell’uomo e delle prescrizioni sulla protezione dell’ambiente. Inoltre, essa inverte l’onere della prova a scapito delle aziende. Questa regolamentazione nuoce gravemente all’economia svizzera e supera largamente il livello della regolamentazione internazionale in materia.

Ancora una volta, la sinistra è riuscita a far passare delle regolamentazioni nocive all’economia, con la complicità efficace e unanime del PPD e di parte del PLR. La revisione del diritto delle società anonime impone gravi oneri finanziari e amministrativi alle imprese. Come sempre, l’UDC s’è battuta da sola per la qualità svizzera e per delle condizioni-quadro competitive, uniche a garantire durevolmente l’impiego in Svizzera. Essa si è perciò opposta all’unanimità a questa revisione del diritto delle società anonime.

 
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