Farsi passare per invalido al fine di ottenere fraudolentemente del denaro dalle assicurazioni sociali, significa sfruttare spudoratamente gli assicurati onesti. Bisogna di nuovo combattere queste truffe perpetrate a spese delle istituzioni sociali.
Di nuovo – perché lo strumento più efficace contro il percepimento abusivo di denaro delle assicurazioni sociali, ossia l’impiego di detective privati in caso di sospetti fondati, è dovuto essere temporaneamente abbandonato. Nella sua sentenza del 18 ottobre 2016, la Corte europea dei diritti dell’uomo ha ritenuto che la Svizzera non disponesse di una base legale sufficiente a questo scopo. Questa ingerenza – una volta di più – di giudici stranieri negli affari interni della Svizzera, ha bloccato un dispositivo fin lì efficace contro le truffe nei confronti delle assicurazioni sociali. Fra il 2009 e il 2016, la sola AI ha risparmiato 320 milioni di franchi grazie alla sorveglianza di persone sospettate di percepire indebitamente una rendita. Presso l’AI, la sorveglianza ha confermato i sospetti di truffa nei confronti dell’assicurazione in circa la metà dei casi, secondo le informazioni del Dipartimento degli affari interni del consigliere federale Alain Berset, mentre che la SUVA annuncia che i sospetti erano giustificati in due terzi dei casi.
Non abusare della solidarietà
Il Parlamento ha messo emanato delle norme legali indispensabili e proporzionate per porre fine alle truffe criminali nei confronti delle assicurazioni sociali mediante prove inconfutabili. La grande maggioranza degli assicurati onesti hanno il diritto a che la loro solidarietà non sia abusata da svergognati individui. La nuova legislazione è anche nell’interesse dei beneficiari onesti di rendite AI, d’indennità di disoccupazione, eccetera, perché evita loro di essere esposti a un sospetto generalizzato a causa di alcuni truffatori criminali.
Il PS copre i truffatori delle assicurazioni
Questa legge assolutamente indispensabile per combattere la truffa nei confronti delle assicurazioni sociali, è combattuta dal partito presunto socialista che sostiene attivamente il referendum lanciato da ambienti sinistroidi contro i detective delle assicurazioni. Evidentemente, questo partito non misura il benessere della società in base al benessere dei suoi elementi più deboli, bensì sull’interesse dei truffatori. Il PS si degrada così volontariamente a organizzazione per il patrocinio di criminali – atteggiamento d’altronde perfettamente in linea con la sua campagna isterica contro l’autodeterminazione delle Svizzere e degli Svizzeri e contro la democrazia diretta.
È dopotutto normale, perché gli avversari dei detective delle assicurazioni sociali hanno una concezione deplorevole della democrazia. Essi sperano sempre che la Corte europea dei diritti dell’uomo si opporrà all’impiego di questi detective nonostante la votazione popolare del 25 novembre 2018. Una ragione in più per sostenere l’iniziativa popolare per l’autodeterminazione. Non abbiamo bisogno di giudici stranieri. Il 25 novembre prossimo potremo dunque votare due volte SÌ – SÌ alla modifica della parte generale del diritto delle assicurazioni sociali e SÌ all’iniziativa per l’autodeterminazione. Veglieremo così al mantenimento di una giustizia autenticamente svizzera e anche sociale.