L’UDC rifiuta la prestazione transitoria per disoccupati anziani (rendita-ponte) proposta dal Consiglio federale. La sua proposta di non entrare in materia su questo progetto, tuttavia, è stata respinta dalla Commissione delle finanze del Consiglio nazionale. Invece di creare una nuova e onerosa assicurazione sociale e di spingere ancora più persone nella dipendenza dagli istituti sociali, il Consiglio federale dovrebbe finalmente affrontare il male alla radice e gestire l’immigrazione.
I rappresentanti dell’UDC si sono impegnati nella seduta della Commissione delle finanze del Consiglio nazionale, affinché questa raccomandi al plenum di non entrare in materia sul progetto di prestazione transitoria per i disoccupati anziani. È infatti davvero irresponsabile creare dal nulla una nuova e onerosa istituzione sociale, quando il finanziamento dell’AVS non è garantito e i costi sociali stanno esplodendo. Perlomeno, le commissioni delle finanze del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati sembrano scettiche circa un utilizzo parsimonioso ed efficace del denaro pubblico per questa rendita-ponte.
Il numero delle persone anziane spinte nelle assicurazioni sociali aumenterà
Per l’UDC è evidente che questo progetto di prestazione transitoria nuoce alle persone che dovrebbe aiutare, ossia gli uomini e le donne che hanno duramente lavorato per decenni, che hanno assicurato loro stessi la propria previdenza vecchiaia, e che oggi vengono rimpiazzati da una manodopera importata giovane e a buon mercato, unicamente a causa della loro età e «grazie» alla libera circolazione delle persone. Questa cosiddetta prestazione transitoria per disoccupati anziani causa degli incentivi controproducenti, dunque avrà come effetto che ancora più persone saranno spinte nella dipendenza dalle assicurazioni sociali e dall’aiuto sociale, mentre hanno le capacità professionali richieste e sono pronte a lavorare fino all’età di pensionamento ordinaria. Inoltre, il mercato del lavoro ha un urgente bisogno di questi lavoratori a causa della loro esperienza professionale e dello sviluppo demografico. Le cittadine e i cittadini vogliono lavoro e non una rendita.
I paesi vicini hanno fermato questa azione contro i sintomi
L’UDC ricorda anche che, nel quadro della consultazione interna, il SECO ha chiaramente messo in guardia contro gli effetti controproducenti di questo progetto. La Germania e l’Austria hanno già abbandonato un analogo intervento contro i sintomi. Da allora, la Germania è riuscita a portare dal 66,5 all’ 80% il tasso d’occupazione fra i 55/60enni e dal 33 al 58% fra i 60/65enni.