Il coronavirus è estremamente contagioso, ma è in primo luogo pericoloso per le persone anziane e affette da patologie preesistenti. Secondo le cifre ufficiali dell’Ufficio federale della sanità pubblica, la metà delle persone decedute a causa del coronavirus aveva più di 80 anni. Le misure imposte dalla Confederazione fino al 19 aprile 2020 nel quadro del diritto d’urgenza proteggono certamente questo gruppo vulnerabile della popolazione, ma generano anche gravissimi danni all’economia, ai salariati, ai datori di lavoro e anche all’insieme del paese. Bisogna perciò, già sin d’ora, chiedersi non soltanto come proteggere la popolazione dopo il 19 aprile 2020, ma anche come agire senza aggravare le conseguenze economiche di questo intervento. L’UDC chiede perciò la messa in atto di una strategia economica e sanitaria chiara per il periodo facente seguito al 19 aprile.
Per far fronte alla pandemia di coronavirus, il Consiglio federale è ricorso il 16 marzo 2020 al diritto d’urgenza per prendere delle decisioni grevi di conseguenze sulla base della legge sulle epidemie, al fine di proteggere la popolazione e il sistema sanitario. La validità di questa regolamentazione è attualmente limitata al 19 aprile 2020. Queste misure costituiscono dei pesanti attentati alla libertà dei cittadini, come pure dei gravi interventi nell’economia, al punto di sospendere in ampia misura il regime statale svizzero e le norme dello Stato di diritto.
Allo scopo di attenuare i danni economici, la Confederazione ha messo in atto un programma urgente del valore di 42 miliardi di franchi. I cantoni e i comuni hanno adottato delle misure supplementari. Tuttavia, ora bisogna pianificare al più presto il periodo che farà seguito al 19 aprile, perché una disoccupazione di massa e un crollo delle imprese incombono sul nostro paese.
Il gruppo parlamentare federale dell’UDC ha esaminato e confrontato diversi scenari, per poi pronunciarsi a favore di una strategia che offra una protezione mirata della popolazione permettendo, nel contempo, la ripresa della vita economica e sociale.
Responsabilità individuale, protezione delle frontiere e obbligo di portare delle mascherine di protezione quando delle persone entrano in contatto
Concretamente, l’UDC chiede, per il periodo facente seguito al 19 aprile 2020, l’applicazione delle misure seguenti per proteggere in particolare i gruppi vulnerabili della popolazione:
– i gruppi particolarmente vulnerabili della popolazione devono proteggersi loro stessi dal contagio e quindi isolarsi il più possibile. Lo Stato deve vegliare sull’applicazione di questa misura;
– la protezione rafforzata delle frontiere deve essere mantenuta: chiunque immigri o arrivi in provenienza da una regione a rischio e chiunque non possa provare al di là di qualsiasi dubbio l’assenza del coronavirus, deve essere respinto;
– l’obbligo generalizzato di portare una mascherina di protezione ogni volta che delle persone entrano in contatto. Bisogna innanzitutto equipaggiare il personale medico, poi tutta la popolazione, con maschere di protezione. Quest’ultime devono essere acquistate in maniera centralizzata dalla Confederazione;
– le attuali prescrizioni inerenti al rispetto della distanza sociale e delle misure igieniche devono essere mantenute;
– i pazienti a rischio testati positivi al Covid-19 devono essere rigorosamente messi in quarantena.
La popolazione non minacciata deve essere autorizzata a riprendere il lavoro
Per ristabilire il buon funzionamento dell’economia e della società, l’UDC chiede le misure seguenti:
– il divieto di lavorare deve essere tolto laddove il telelavoro non è possibile;
– permettere l’apertura di commerci e ristoranti, mantenendo tuttavia le misure di protezione e d’igiene;
– la chiusura delle scuole deve essere tolta nella misura del possibile, in funzione del rischio, in modo scaglionato e rispettando le misure d’igiene;
– il divieto di assembramenti deve essere allentato, mantenendo tuttavia le misure igieniche e di protezione;
Le lacune emerse nell’approvvigionamento di crisi devono essere immediatamente colmate. Questa necessità vale in particolare per l’acquisto di mascherine di protezione, di test e di apparecchi respiratori. Questa esigenza deve essere soddisfatta con la massima priorità.
L’UDC propone agli altri partiti borghesi e alle associazioni, di dibattere insieme questa strategia economica e sanitaria per il periodo post 19 aprile 2020, e di adottare le misure necessarie.