Il gruppo parlamentare federale UDC s’è pronunciato oggi a favore dell’entrata in materia sulla legge Covid-19, affinché la sua mozione per il sostegno alle persone che esercitano un’attività lucrativa indipendente, che il Consiglio nazionale ha approvato oggi, possa essere applicata. In seguito, i parlamentari UDC hanno deciso di raccomandare all’assemblea federale delle due camere riunite, di non rieleggere il giudice federale Yves Donzallaz quale membro dell’UDC. Qualora Yves Donzallaz non considerasse più l’UDC come sua patria politica e decidesse entro il 23 settembre di lasciare il partito, il gruppo UDC sarebbe pronto a sostenere la sua rielezione come giudice federale apartitico.
Il Parlamento federale esaminerà durante questa sessione la legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a superare l’epidemia di Covid-19 (Legge Covid-19). L’UDC auspica in primo luogo un ritorno il più rapido possibile alla normalità. L’attuale numero di ospedalizzazioni e il tasso di decessi non giustificano il proseguimento delle restrizioni economiche. Il gruppo ha, cionondimeno, deciso oggi di entrare in materia su questa legge, tanto più che essa comporta anche l’applicazione della mozione del gruppo UDC a favore degli indipendenti, che il Consiglio nazionale ha approvato oggi.
I parlamentari UDC hanno pure deciso di sostenere la divisione in due parti del pacchetto di misure a favore dei media, dunque di separare il settore dei media online. Un sostegno finanziario diretto dei media online sarebbe altamente contestabile dal punto di vista della politica generale, della democrazia e delle finanze pubbliche. Sarebbe addirittura un’azione irresponsabile, considerate le enormi spese supplementari e il calo del gettito fiscale che attendono la Confederazione.
Il potere giudiziario diventa un “super-costituente”
Per il gruppo UDC vanno da sé sia la separazione dei poteri, sia l’indipendenza dei giudici. L’indipendenza della giustizia si basa tuttavia sulla necessità che i tribunali applichino le leggi approvate dal potere legislativo e dal popolo. Per l’UDC è estremamente problematico che il potere giudiziario si arroghi vieppiù competenze con il pretesto del diritto internazionale e tenti di diventare una sorta di “super-costituente”. Questo atteggiamento è preoccupante in un paese gestito in regime di democrazia diretta, perché estromette dal potere il popolo e il parlamento.
Il colloquio odierno del gruppo UDC con il giudice federale Yves Donzallaz è stato rivelatore. È emerso che i valori che animano Yves Donzallaz di distanziano su dei punti essenziali da quelli dell’UDC. Dopo una costruttiva discussione, il gruppo UDC ha perciò deciso di raccomandare all’assemblea federale delle due camere riunite la non-rielezione del giudice federale quale membro dell’UDC. Qualora Yves Donzallaz non considerasse più l’UDC come sua patria politica e decidesse entro il 23 settembre di lasciare il partito, il gruppo UDC sarebbe pronto a sostenere la sua rielezione come giudice federale apartitico.