In vista del dibattito parlamentare sulla legge Covid-19, il gruppo parlamentare dell’UDC, nella sua riunione odierna, ha constatato con piacere che le sue proposte sono state approvate dalla Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale (CET-N). I parlamentari dell’UDC approvano quindi una dichiarazione in tal senso all’indirizzo della Camera del Popolo. L’obiettivo è di apportare le seguenti modifiche alla legge Covid-19:
– l’esercizio delle attività di ristorazione è nuovamente consentito a partire dal 22 marzo 2021. Ciò è soggetto al rispetto dei concetti di protezione necessari emanati dalla Confederazione o dai cantoni per combattere la pandemia (come la limitazione del numero massimo di visitatori per metro quadrato o il numero massimo di posti a sedere per tavolo);
– gli stabilimenti e le imprese nei settori della cultura, dello spettacolo, del tempo libero e dello sport, in particolare i centri sportivi e fitness, sono riaperti a partire dal 22 marzo 2021 – nel rispetto dei piani di protezione emanati dalla Confederazione o dai Cantoni per combattere la pandemia (come la limitazione del numero massimo di visitatori per metro quadro);
– i Cantoni il cui numero di casi è inferiore alla media svizzera sono autorizzati dal Consiglio federale ad allentare autonomamente le restrizioni a condizione che applichino una strategia di test, di vaccinazione e qualsiasi altra misura che contribuisca a contrastare la pandemia di Covid-19.
– solo il Consiglio federale e il Parlamento sono autorizzati a informare il pubblico in merito alle misure decise per contrastare l’attuale pandemia.
Il gruppo UDC si è inoltre pronunciato a favore dell’aumento di 10 miliardi di franchi per l’aiuto relativo ai casi di rigore e per l’estensione delle prestazioni dell’assicurazione contro la disoccupazione nell’ambito del lavoro ridotto.
Infine, i parlamentari dell’UDC si sono espressi per una riduzione di 55 milioni di franchi dei crediti supplementari su un totale di 90 milioni di franchi richiesti per l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e l’Ufficio federale di statistica (UST).
La riforma dell’AVS è un’opzione valida
Durante questa sessione primaverile, il Parlamento esaminerà anche il progetto di riforma dell’AVS. Il gruppo UDC sostiene chiaramente questa revisione, che è un compromesso equilibrato dei partiti di borghesi per la stabilizzazione del primo pilastro fino al 2030. Dal punto di vista dell’UDC, la parificazione dell’età pensionabile a 65 anni è un punto particolarmente importante di questa riforma.