È irresponsabile da parte della maggioranza di centro-sinistra in Parlamento approvare il controprogetto all’iniziativa sui ghiacciai in questa situazione di crisi. L’ancoraggio legale dell’obiettivo di zero emissioni entro il 2050 significa, in parole povere, l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, che porterà a un massiccio aumento del consumo di elettricità. Una tale assurdità è difficile da battere. La responsabile Consigliera federale Sommaruga chiede di risparmiare elettricità con proposte imbarazzanti e allo stesso tempo la maggioranza di centrosinistra in parlamento approva una vera e propria legge divoratrice di energia elettrica con il controprogetto indiretto all’iniziativa sui ghiacciai. Inserendo per legge l’obiettivo di zero emissioni dell’Iniziativa sui ghiacciai, l’errore commesso con la Strategia Energetica 2050 in merito alle fonti energetiche fossili è destinato a ripetersi. Il risultato: la Svizzera avrà ancora meno elettricità e, in generale, non avrà un approvvigionamento energetico sufficiente e accessibile, con tutte le conseguenze fatali per la popolazione e l’economia.
La Strategia Energetica 2050 è stata adottata dal Popolo nel 2017 grazie a false promesse. L’UDC aveva già avvertito all’epoca che l’ideologica strategia rosso-verde avrebbe portato a un aumento massiccio dei costi e a una carenza di elettricità. Ora tutto ciò si è avverato. I prezzi sono alle stelle e stiamo affrontando il primo inverno in cui rischiamo di rimanere senza corrente elettrica. Le fonti alternative di elettricità o le capacità di stoccaggio dell’elettricità non sono sufficientemente disponibili.
Ciò che sembra bello è una catastrofe per gli abitanti della Svizzera.
L’iniziativa sui ghiacciai e il controprogetto indiretto pretendono che noi in Svizzera possiamo salvare i ghiacciai, gli orsi polari e persino il mondo. Infatti, il controprogetto conferisce al Consiglio Federale una procura generale per raggiungere l’obiettivo “zero emissioni” entro il 2050 per mezzo di ordinanze. Di fatto, ciò equivale a un divieto di utilizzo delle fonti energetiche fossili, senza sapere in anticipo come sostituire petrolio e gas. Questo porta a un’ulteriore penuria e quindi a un aumento del prezzo dell’elettricità e dell’energia.
Centinaia di miliardi di costi, regolamenti, divieti, coercizioni e nuove tasse saranno inoltre imposti a tutti noi. Dotato di questa procura generale, il Consiglio Federale può decretare norme vincolanti per l’isolamento delle facciate e dei tetti delle vecchie case, il divieto dei motori diesel o a benzina e molto altro ancora.
Le seguenti ragioni parlano chiaramente a favore del referendum contro il controprogetto all’iniziativa sui ghiacciai: