Il prosciugamento del nostro sistema sociale da parte dei turisti dell’asilo e dei migranti economici provenienti da tutto il mondo deve essere finalmente fermato. In occasione di una riunione a Lucerna, il Comitato centrale dell’UDC Svizzera ha deciso all’unanimità di presentare le relative proposte in tutti i Parlamenti cantonali. La riunione del comitato centrale del partito si è svolta in vista dell’Assemblea dei delegati di domani a Lucerna.
I migranti richiedenti l’asilo sono un peso per il nostro Paese e per la nostra convivenza. Entro la fine del 2022, il governo federale prevede 22.000 nuove richieste di asilo e l’ammissione di fino a 120.000 ucraini. Includendo l’immigrazione attraverso la libera circolazione delle persone e dai Paesi terzi, solo quest’anno arriveranno nel nostro piccolo Paese fino a 240.000 persone. Tutti hanno bisogno di spazi abitativi, utilizzano le strade o i trasporti pubblici e – cosa fatale nell’attuale crisi elettrica – consumano elettricità e quindi alimentano la crisi in atto. Inoltre, l’immigrazione tramite l’asilo costa miliardi ai contribuenti svizzeri.
Il gruppo di lavoro sull’asilo e la migrazione, istituito dal Comitato centrale del Partito in agosto, sta elaborando, sotto la guida dei Consiglieri nazionali Andreas Glarner e Gregor Rutz, delle proposte per una nuova politica di asilo. Alla riunione del Comitato centrale del Partito a Lucerna, il Consigliere Nazionale Andreas Glarner ha informato sullo stato dei lavori e sulle proposte del gruppo parlamentare UDC alle Camere federali, come ad esempio la proposta relativa alla limitazione dello statuto di protezione S. In concreto, dovrebbe essere concessa solo agli ucraini che provengono da aree in cui si stanno verificando atti di guerra. Anche il turismo sociale dev’essere fermato: chiunque si rechi regolarmente nella propria patria da cui è fuggito deve perdere il diritto al sostegno dello Stato.
Il Comitato centrale del partito ha anche deciso all’unanimità di presentare le seguenti mozioni nei vari Parlamenti cantonali: