Raccomandazione di voto: no

Iniziativa popolare del 17 settembre 2019 «No all’allevamento intensivo in Svizzera (Iniziativa sull’allevamento intensivo)»

Argomenti contro l’iniziativa sull’allevamento intensivo

Di cosa si tratta
L’iniziativa sull’allevamento intensivo vuole imporre a tutte le aziende con allevamento di animali da reddito lo standard delle direttive di Bio Suisse (spazio minimo, dimensioni della mandria, uscita, ecc.). Vorrebbe anche attuarlo per quanto riguarda le importazioni di alimenti animali.

Gli animali da reddito svizzeri stanno bene
L’agricoltura locale è caratterizzata da un livello molto elevato di benessere animale e da controlli che funzionano. Siamo l’unico Paese al mondo che ha un limite massimo di animali per azienda.

L’offerta esiste già
L’offerta attuale soddisfa già pienamente la richiesta grazie a diversi marchi di qualità.

Più importazioni
L’inevitabile diminuzione di produzione nazionale verrebbe compensata da maggiori importazioni.

Niente più libertà di scelta
Nei negozi sarebbe disponibile solo cibo di origine animale conforme come minimo agli standard Bio. La libertà di scelta sparirebbe.

Cibo più caro e più turismo degli acquisti
I prezzi del cibo di origine animale come la carne, le uova o il latte aumenterebbero dal 20 al 40%. Si promuoverebbe il turismo degli acquisti.

Deturpazione del paesaggio
L’attuazione richiederebbe migliaia di stalle in più per produrre la stessa quantità di cibo di origine animale.

Inutile
L’allevamento svizzero è un modello a livello mondiale. Si tratta di un’iniziativa inutile che avrebbe solo conseguenze negative.

 

Ulteriori informazioni: www.no-iniziativa-allevamento-intensivo.ch

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