Comunicato stampa

Solo l’UDC s’impegna per più sicurezza e per un’autentica protezione delle donne contro la violenza

L’UDC è allibita di fronte alla decisione del Consiglio degli Stati di respingere l’iniziativa “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso” e di sostenere l’inefficace controprogetto del Consiglio federale. Questa iniziativa aumenta la sicurezza pubblica, proteggendo nel contempo i diritti delle donne. E sempre per meglio proteggere le donne dalla violenza, la consigliera nazionale UDC Therse Schläpfer (ZH) ha depositato due mozioni durante questa sessione parlamentare autunnale.

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L’iniziativa popolare “Sì al divieto di dissimulare il proprio viso”, che sarà probabilmente messa in votazione nel 2020, aumenta la sicurezza pubblica. Essa mette fine alle azioni di teppisti e vandali che, protetti dalle loro maschere, imperversano regolarmente nel contesto di manifestazioni sportive e altre, o nei cortei del 1° maggio. 

Inoltre, un divieto di dissimulare il volto, protegge i diritti costituzionali delle donne. La presenza a viso scoperto in pubblico delle donne come degli uomini, è un elemento essenziale della parità dei diritti. Nessuno deve essere obbligato a velarsi il viso. Il controprogetto del Consiglio federale è del tutto inefficace, perché limita il divieto di dissimulare il viso ai contatti con l’autorità.

Rifiutare il diritto di soggiorno agli autori di aggressioni sessuali contro donne e fanciulli

Secondo uno studio apparso recentemente, un giovane musulmano su cinque abitanti in Svizzera approva le violenze contro le donne. Le cifre statistiche della Confederazione confermano che la violenza domestica è soprattutto prerogativa di famiglie di migranti. Sempre più sovente, la stampa riporta di uomini che hanno ucciso la loro ex-consorte o la loro ex-partner. Il quotidiano “Blick” ha riportato a fine agosto il caso di Ilir B. che ha massacrato sua moglie Luiza. Come spesso in tali casi, Ilir B. era già conosciuto alla polizia per atti di violenza domestica e minacce contro sua moglie. 

La consigliera nazionale UDC Therese Schläpfer chiede quindi in una mozione depositata durante la sessione autunnale delle camere, un intervento precoce e rapido delle autorità contro gli atti di violenza le cui vittime sono donne e fanciulli. Le basi legali devono essere create affinché gli stranieri colpevoli di violenze contro le donne e i fanciulli nel loro domicilio siano obbligatoriamente espulsi dalla Svizzera. 

I matrimoni di fanciulli, che avvengono ogni anno a centinaia in Svizzera, devono finalmente essere combattuti rigorosamente. In un’altra mozione, Therese Schläpfer chiede che le basi legali siano create affinché un matrimonio che coinvolge un congiunto di meno di 16 anni d’età sia d’ufficio considerato come un matrimonio forzato, dunque costituente un reato penale.

 
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