Comunicato stampa

Allarme censura: la Commissione anti-razzismo s’immischia nelle elezioni e vieta una campagna dell’UDC

La Commissione federale contro il razzismo sta attaccando la libertà d’espressione con insinuazioni insostenibili – nel bel mezzo della fase calda della campagna elettorale. L’UDC non lo tollererà. Mostriamo agli elettori la realtà che si suppone non debbano vedere.

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L’UDC respinge le accuse della Commissione federale contro il razzismo (CFR) con la massima fermezza. È sconcertante e scandaloso che la CFR interferisca in una campagna elettorale democratica con insinuazioni insostenibili e mostri poco rispetto per la libertà d’espressione garantita dalla Costituzione. In una lettera del 25 settembre 2023 al Presidente dell’UDC Marco Chiesa, la Presidente della CFR Martine Brunschwig Graf sostiene che la campagna “Nuova Normalità?” distorce la realtà ed è razzista, xenofoba e incendiaria.

L’UDC respinge questa calunnia. La campagna “Nuova normalità?” – con un punto interrogativo – riporta casi concreti e documentati. La campagna mostra la realtà che spesso viene soffocata dai media, dalle Autorità e dai politici. Restare in silenzio dinanzi all’elevato e crescente tasso di criminalità degli stranieri e delle bande criminali di passatori, significa tollerarli. L’UDC non può assolutamente essere d’accordo con questo modo di agire. La libertà d’espressione e il libero dibattito sono le pietre miliari della nostra democrazia. Inoltre, il dibattito serve anche a proteggere e difendere le vittime di tali atti di violenza.

La Svizzera deve finalmente attenersi alla Costituzione 

La CFR chiede all’UDC di interrompere la campagna “Nuova normalità?” e di cancellare i contenuti pubblicati. Non tolleriamo questa censura. Con annunci sulla stampa domenicale e quotidiana (“Allarme censura: la Commissione Anti-Razzismo non vuole che tu legga questo annuncio!”) ci stiamo difendendo da questa invasione antidemocratica nella libertà d’espressione e nella libera formazione dell’opinione dell’elettorato.

Invece di proporsi come autorità di censura, la CFR farebbe meglio a garantire che la maggioranza di centro-sinistra in Consiglio federale e in Parlamento rispetti finalmente la Costituzione, limiti l’immigrazione (Art. 121 a) ed espella i criminali stranieri dal Paese. L’UDC e la popolazione svizzera attendono invano da troppo tempo dati e cifre chiari (23.7590 | “Elenco puntato” dell’ex Consigliere nazionale Toni Brunner, Presidente dell’UDC 2008-2016. Interrogazione numero 24 nel terzo trimestre del 2023 | Affari | Parlamento svizzero). Il Popolo svizzero, con il sostegno di molti cittadini naturalizzati, ha votato a favore di queste iniziative per poter ripristinare e mantenere la serenità, la sicurezza e l’ordine nel nostro Paese, oltre che tutelare e favorire l’accettazione della maggior parte degli stranieri presenti nel nostro Paese, che si attengono alle regole e alle leggi.

 
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