Si moltiplicano i segnali secondo i quali il Consiglio federale pensa, in particolare a seguito di pressioni straniere, di limitare fortemente il turismo invernale in Svizzera, nell’ambito della sua strategia contro la pandemia di Covid-19. I sottoscritti rappresentanti dei cantoni turistici nel Parlamento federale si preoccupano perciò vivamente per le migliaia di imprese toccate, la cui sopravvivenza dipende dagli introiti realizzati durante il limitato numero di settimane di vacanza invernali.
Durante le scorse settimane, le imprese turistiche hanno elaborato dei dispositivi di protezione completi. Ciò significa che stanno prendendo a cuore la sicurezza della popolazione e che stanno preparando seriamente la stagione invernale. Non è perciò accettabile che il Consiglio federale imponga, poco prima dell’apertura della stagione sciistica, delle restrizioni quasi inapplicabili, estendendo le misure stabilite a tutto il paese e senza differenziare. Questa decisione provocherebbe delle perdite economiche inestimabili.
Per sostenere, di fronte a questa difficile situazione, il Consiglio federale e la sua strategia finora intelligente – perché differenziata e cantonale – di lotta contro la pandemia di Covid-19, i sottoscritti parlamentari federali di diversi partiti politici, rivolgono al governo le seguenti richieste:
Albert Rösti, consigliere nazionale BE
Erich von Siebenthal, consigliere nazionale BE
Magdalena Martullo, consigliera nazionale GR
Martin Schmid, consigliere agli Stati GR
Monika Rüegger, consigliera nazionale OW
Petra Gössi, consigliera nazionale SZ
Nicolo Paganini, consigliere nazionale SG
Philippe Bregy, consigliere nazionale VS
Franz Ruppen, consigliere nazionale VS
Thomas Matter, consigliere nazionale ZH