Comunicato stampa

Basta contorsionismi: si parli chiaro finalmente!

Il Consiglio federale ha deciso oggi di proseguire con i negoziati con l’UE su un accordo-quadro, benché questo progetto sia un attacco frontale all’indipendenza della Svizzera e sia pure perfettamente inutile. Inoltre, il governo non vuole prendere decisioni, per il momento, in merito al contributo svizzero alla coesione dell’UE. È un primo, ma molto timido, passo nella giusta direzione. Detto questo, il Consiglio federale deve finalmente prendere delle decisioni ferme par rafforzare la posizione della Svizzera di fronte all’UE.

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L’UDC invita il Consiglio federale a dare finalmente prova di fermezza di fronte all’UE e a difendere rigorosamente gli interessi della Svizzera, in occasione dei prossimi incontri con Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione UE. Si tratta in particolare di far ben capire ai funzionari dell’UE i punti seguenti:

  • La Svizzera è uno Stato nazionale neutrale e indipendente nel cuore dell’Europa. Essa non aderirà mai all’UE e neppure accetterà che un accordo-quadro inaccettabile limiti la sua sovranità. Una ripresa automatica del diritto UE, delle “clausole ghigliottina”, delle sanzioni unilaterali o dei giudici stranieri, sono fuori questione. La Svizzera non tollererà mai che le sentenze della Corte di giustizia dell’UE siano per lei vincolanti.
  • I colloqui in corso fra il Consiglio federale e l’UE inerenti a un accordo-quadro sono inutili e indeboliscono il nostro paese. Devono quindi essere immediatamente interrotti. La Svizzera non ha alcun bisogno di tale accordo-quadro e non può in ogni caso accettare le condizioni poste dall’UE.
  • Nuovi contributi della Svizzera alla coesione dell’UE sono fuori discussione. Non c’è alcuna ragione perché la Svizzera continui a versare miliardi di franchi dei contribuenti per sostenere dei progetti discutibili dell’UE, senza ottenere delle contropartite autentiche e di pari valore.

A seguito di queste considerazioni, l’UDC invita il Consiglio federale a chiudere finalmente i negoziati su un accordo-quadro con l’UE e a confermare così il suo impegno per la sovranità della Svizzera. È anche fuori questione che la Svizzera versi nuovi contributi all’UE.

 
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