Comunicato stampa

Ci battiamo per questa Svizzera!

Fermare il caos nel settore dell’asilo, controllare l’immigrazione, nessuna adesione all’UE, indipendenza e libertà: questa è la Svizzera che vuole l’UDC e questa è la Svizzera che vogliono gli elettori. Lo hanno detto chiaramente alle elezioni federali del 22 ottobre. All’Assemblea di Alterswilen (TG), i delegati dell’UDC Svizzera hanno ribadito questa linea di condotta. Hanno inoltre incaricato il gruppo parlamentare di impegnarsi al fine di vietare le congiunzioni di liste alle elezioni del Consiglio Nazionale.

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Gli svizzeri vogliono più UDC sui temi chiave. “Lo hanno detto chiaramente alle elezioni del 22 ottobre con il loro schiacciante sostegno all’UDC”, ha dichiarato il Presidente del partito Marco Chiesa davanti a 345 delegati e 63 ospiti ad Alterswilen (TG). “Gli elettori ci hanno dato un chiaro mandato e noi ci stiamo battendo per realizzarlo a Berna”. Il Popolo vuole

  • una Svizzera indipendente e neutrale. Non vuole un trattato di sottomissione all’UE e nessun giudice straniero.
  • nessuna Svizzera da 10 milioni di abitanti. Vuole una gestione autonoma dell’immigrazione e poter continuare a vivere in una bellissima patria intatta.
  • fermare il caos nel settore dell’asilo e espellere sistematicamente i criminali stranieri.
  • meno tasse, imposte e balzelli. Chi lavora duramente dovrebbe avere più soldi nel portafoglio. Vogliamo uno Stato snello e non un’Amministrazione opprimente.
  • più libertà e più prosperità. Non vuole nuove leggi, divieti e prescrizioni.
  • nessuna infiltrazione di tendenze rosso-verdi nella società, che sia attraverso i sabotatori climatici, la follia gender o la mania del proibizionismo.

Nessun legame con l’UE
Soprattutto in vista degli imminenti negoziati con l’UE, l’UDC è più sollecitata che mai, afferma il Consigliere nazionale Franz Grüter (LU). Perché dietro le quinte di Berna, i turboeuropeisti continuano a lavorare per legare la Svizzera all’UE, adottando automaticamente il diritto comunitario e assoggettandoci alla Corte di Giustizia europea. Secondo Grüter, l’UDC è l’unico partito politico che si oppone a questa svendita della Svizzera. “L’indipendenza e l’autonomia della Svizzera non sono negoziabili! Siamo pronti alla prossima grande battaglia per garantire l’autodeterminazione della Svizzera”.

Fermare il caos nel settore dell’asilo e la violenza importata
“Il mandato degli elettori è chiarissimo”, ha dichiarato la Consigliera Nazionale Martina Bircher (AG). “I cittadini vogliono che limitiamo l’immigrazione. Si rendono conto ogni giorno che stanno arrivando troppi stranieri e, soprattutto, quelli sbagliati”. Soprattutto, l’immigrazione nel nostro sistema sociale dev’essere fermata, afferma Bircher, che è a capo del Dicastero sociale di Aarburg (AG) e descrive un caso tipico della pratica. “Una donna rumena trova un lavoro al 60% da Burger King, dove guadagna 1700 franchi netti. Grazie alla libera circolazione delle persone, lei, suo marito e i loro tre figli ricevono un permesso di soggiorno per cinque anni”. Questo significa che possono usufruire delle infrastrutture, delle scuole e del nostro sistema sanitario. “E poiché il loro reddito non è sufficiente, le cinque persone ricevono un sussidio globale per la riduzione dei premi della cassa malati!” dice Bircher.

La criminalità dilagante tra i richiedenti asilo e l’esplosione del numero di ingressi clandestini sono altri aspetti che fanno rabbrividire, soprattutto alla luce dell’aumento del pericolo rappresentato dai terroristi islamici in tutto il mondo. Mentre i controlli alle frontiere sono stati ripristinati in tutta Europa, la ministra dell’asilo Baume Schneider si rifiuta di guardare in faccia la realtà e vuole continuare ad accettare richiedenti l’asilo da tutto il mondo. “La politica ottusa della Consigliera federale Baume-Schneider è un rischio per la sicurezza del nostro Paese”, afferma il Consigliere nazionale Manuel Strupler (TG).

Basta con le distorsioni della volontà degli elettori – basta con le congiunzioni di liste
Durante l’assemblea, i delegati hanno dato seguito alla raccomandazione del Comitato centrale del partito e hanno incaricato il gruppo parlamentare dell’UDC alle Camere federali di impegnarsi per il divieto di congiunzione di liste nelle elezioni del Consiglio Nazionale con 259 voti favorevoli, 66 contrari e 3 astensioni. Ciò dovrebbe limitare la proliferazione di liste e sotto-liste e rendere le elezioni trasparenti e meno complicate.

 
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